Dall’inchiesta sul delitto di Aurigeno emergono nuovi, importanti dettagli. Riguardano l’arma con cui giovedì pomeriggio l’autore, arrestato poco più tardi in un supermercato di Losone, ha ucciso il custode del Centro Scolastico Ronchini.
Si tratta di una Glock. La pistola, già recuperata dagli inquirenti, è risultata rubata. Le indagini hanno permesso infatti di stabilire che era stata sottratta da un’abitazione privata in Ticino.
L’autore del furto non è l’uomo che ha sparato. Gli accertamenti sono ora in corso proprio per stabilire chi sia, come i due siano venuti in contatto e con quali modalità, esattamente, la pistola sia passata di mano.
Certo è che il 42enne non era entrato regolarmente in possesso della Glock. Non a caso, il procuratore pubblico Roberto Ruggeri ipotizza anche, oltre all’accusa di assassinio, l’infrazione alla legge sulle armi.
L'omicida di Aurigeno ricoverato in clinica psichiatrica
Il Quotidiano 13.05.2023, 19:00