Ticino e Grigioni

Bertoli: "Valascia sì, ma…"

"Non affossiamo progetti, la Lega hockey vuole standard costosi", dice il presidente del Governo

  • 10 giugno 2017, 09:54
  • 23 novembre, 05:23
Manuele Bertoli; sullo sfondo, il progetto della nuova Valascia di Botta

Manuele Bertoli; sullo sfondo, il progetto della nuova Valascia di Botta

  • ©Ti-Press/Pablo Gianinazzi e ©Studio Botta

Battuta d'arresto per il progetto della nuova pista di ghiaccio dell'Ambrì a Quinto, la Valascia: il Consiglio di Stato ticinese si chiama fuori, ci sono "importanti incognite" sia per il "finanziamento", sia per la "gestione" e, afferma, di non potersi "sostituire né al settore privato, né a quello bancario". Manuele Bertoli — presidente del Governo ticinese e direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport — spiega nel dettaglio la situazione, e ribadisce che in ballo ci sono 16,8 milioni. "Non affossiamo progetti, il problema è a monte: nell’elevato standard richiesto dalla Lega hockey per queste strutture, realizzabili solo con sponsor molto facoltosi".

Manuele Bertoli, la posizione del Governo sulla questione della Valascia è definitiva?
"Sì, quello che è possibile fare è stato fatto e, al di là di qualche modifica di dettaglio, non muterà significativamente".

Dunque non sarà elargito alcun ulteriore finanziamento...?
"Il Cantone nel progetto mette dei soldi, e non pochi. Per la delocalizzazione della pista sono stati stanziati 4,7 milioni, accanto ai 6,1 milioni federali; il Fondo Sport toto ha stanziato 3 milioni e la politica economica regionale altri 3 milioni. In totale sono 16,8 milioni pubblici, Comuni esclusi. Di più diventa difficile, anche confrontando questo intervento con altri".

In veste di capo del dipartimento che comprende lo sport come giudica questa decisione del Governo cantonale, che rischia di affossare il progetto della nuova Valascia?
"Sarebbe una grande perdita se la pista non fosse costruita, ma probabilmente il problema sta a monte, nell’elevato standard richiesto dalla Lega hockey per queste strutture, che di fatto diventano possibili solo in grandi città o con sponsor molto facoltosi. Ma il Cantone non può assumersi anche la parte dei finanziatori privati dopo aver messo a disposizione una parte comunque consistente del denaro necessario e magari prendersi anche la colpa di non esserci, quando è stato presente fin da subito".

C’è anche un problema di lungimiranza?
"Non so dirle, probabilmente il progetto deve o doveva essere connesso con altre infrastrutture pubbliche per comprimere i costi di realizzazione, ma non me la sento di dare giudizi".

px

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