Il numero di abitanti è cresciuto in tutte le città ticinesi, ma come si sono mosse le persone fra distretti, cantoni e verso l’estero? Una domanda alla quale ha dato risposta la trasmissione radiofonica SEIDISERA, grazie ai dati forniti dall’Ufficio cantonale di statistica fra il 2016 e il 2020. I numeri confermano la forte attrattiva di Bellinzona ma anche una grande dinamicità nel sud del Cantone. Locarno risulta invece il polo urbano che più ha guadagnato dagli arrivi dall’estero.
“Il comune di Bellinzona è l’unica grande città che non ha registrato perdite di popolazione negli ultimi cinque anni, nonostante abbia avuto anch’essa un rallentamento del saldo migratorio – spiega Danilo Bruno, collaboratore scientifico all’Ufficio cantonale di statistica –. Le principali città in generale hanno tutte visto un sensibile miglioramento del proprio saldo migratorio già nel 2020, che è ritornato positivo, a eccezione del comune di Chiasso, dove è migliorato rimanendo però leggermente negativo”.
Luganesi verso la capitale
Si confermano dunque alcune previsioni già anticipate dallo stesso ufficio di statistica. In Ticino, ogni anno si registrano 15'000 flussi interni: un dato che indica che la popolazione si sposta parecchio, ma soprattutto all’interno del cantone. Inoltre, il 70% di tutti questi movimenti, specifica Bruno, rimane all’interno dello stesso distretto. Ma quando si decide di andarsene dalla propria regione, dove si va? “Se ci basiamo sui valori assoluti registrati tra il 2016 e il 2020, il distretto che ha guadagnato più abitanti è il Bellinzonese, che ha fatto registrare quasi 1'000 abitanti in più, provenienti in maggior parte dal distretto di Lugano”, risponde l’esperto. Il distretto di Bellinzona ha inoltre attirato popolazione da quasi tutti gli altri distretti negli scorsi cinque anni.
Nel Bellinzonese, rilevano i dati dell’Ufficio cantonale di statistica, ad arrivare sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni. Sono in media un centinaio all’anno. Tuttavia, continua Bruno, “anche coloro che partono da Bellinzona sono persone giovani, ma il loro numero è stato più contenuto rispetto ai giovani arrivati”. I giovani che lasciano la capitale vanno soprattutto nel Locarnese e nel Luganese, una parte anche in Riviera.
Dinamicità soprattutto tra Lugano e Mendrisio
Per quanto riguarda la dinamicità, i flussi più grandi sono però registrati nel sud del Ticino: tra Lugano e Mendrisio, dove si parla di circa 2'700 flussi negli ultimi 5 anni, che si equivalgono in numeri assoluti tra le due città. Il saldo, quindi, risulta praticamente a zero: nessuno ci perde, nessuno ci guadagna in termini di abitanti. All’opposto, quello di Locarno non registra particolari scambi con gli altri.
Dal Ticino si parte all’estero
E se qualcuno lascia il Ticino, dove va? “Il maggior numero di partenze è verso l’estero – continua Danilo Bruno –. Ciononostante, negli scorsi anni queste partenze verso altri paesi sono diminuite, mentre sono aumentate leggermente le partenze verso altri cantoni”. Cantoni che tuttavia, aggiunge l’esperto, non sono ugualmente generosi: tutti i distretti perdono infatti abitanti in questo scambio nazionale. Dal Ticino, aggiunge, se ne vanno soprattutto giovani svizzeri in direzione di Zurigo.
Tornando agli scambi con l’estero, bisogna però aggiungere che: “I distretti di Lugano e Locarno sono stati particolarmente attrattivi nei confronti dell’estero. In questo senso Lugano ha avuto un saldo positivo di quasi 4'000 abitanti, mentre Locarno di 1’200”.
Il Ticino si presenta quindi come una terra di traslocatori, ma il suo saldo migratorio potrebbe essere alle porte di un’inversione di rotta. Le previsioni statistiche indicano tuttavia uno scenario tiepido per il futuro: nel 2050 potrebbero esserci quasi 40'000 abitanti in più ma anche 20'000 in meno.
Il dibattito
Focalizziamoci sulle due città principali: Lugano e Bellinzona. SEIDISERA ne ha parlato con i due sindaci.
SEIDISERA del 18.02.2022: il dibattito moderato da Nicola Lüönd
RSI Info 18.02.2022, 18:00
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