Finisce il regime Covid del telelavoro per i frontalieri. L’accordo amichevole tra Svizzera e Italia non sarà prorogato e cesserà a partire dal 31 gennaio 2023. La Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) riferisce giovedì che le autorità di Italia e Svizzera, constatato che in entrambi i paesi non sussistono più restrizioni alla libera circolazione delle persone dovute all’emergenza sanitaria Covid-19, hanno concordato la cessazione dell’intesa stipulata nel giugno 2020.
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Telegiornale 20.12.2022, 21:00
L’accordo, che prevede(va) in via eccezionale e provvisoria, delle regole speciali in materia di imposizione del telelavoro e smart working, rimarrà in vigore sino a fine gennaio e, in ragione della situazione sanitaria attuale, non è prevista al momento una proroga.
Le autorità competenti italiane e svizzere rilevano che il punto 3 del Protocollo aggiuntivo dell’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Confederazione Svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri firmato il 23 dicembre 2020, attualmente non ancora in vigore, prevede espressamente la facoltà per gli Stati contraenti di consultarsi periodicamente per verificare se si rendano necessarie modifiche o integrazioni del Protocollo relative al telelavoro, nonché l’eventuale conclusione di accordi di amichevole composizione.
Francia e Svizzera, un diverso regime
Diversa, invece, la situazione tra Svizzera e Francia. I due paesi hanno infatti convenuto una soluzione per l’imposizione dei redditi derivanti dal lavoro a domicilio: a partire dal 1° gennaio 2023 tale modalità di lavoro sarà possibile fino a un massimo del 40% del tempo di lavoro annuale senza che sia messo in discussione lo Stato di imposizione dei redditi provenienti da attività lucrativa dipendente, in particolare per i lavoratori frontalieri.
RG 12.30 del 23.12.2022 Il servizio di Gian Paolo Driussi sul caso ginevrino
RSI Info 23.12.2022, 13:57
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