La vendemmia grigionese ha preso il volo e all'orizzonte promette vini di ottima qualità, anche se la produzione è crollata del 20%. La causa è da ricondurre alle forti grandinate di giugno e alle gelate di aprile, che avevano fatto temere il peggio. Le foto notturne di quel periodo — nelle quali fiaccole campeggiavano tra i filari per evitare che il gelo nuocesse alle viti in fiore — avevano fatto il giro dell'Europa.
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Fiaccole per difendere i vigneti dal freddo nei Grigioni
"Sì, è stato un anno molto turbolento — ha confermato il presidente dell'associazione Grigioni Vino, Georg Fromm, venerdì ai microfoni della RSI (ascolta l'audio) —. La gelata ci ha preso alla sprovvista, erano 15 anni che non accadeva più a stagione così inoltrata, ma grazie agli sforzi dei produttori è stato possibile evitare il peggio e, anzi, apportare delle migliorie".
"La qualità dell'uva è fantastica — ha sottolineato Hansruedi Adank, viticoltore di Fläsch —. Il Pinot Noir, ad esempio, ha raggiunto i 97-98 gradi Oechsle (scala idrometrica che indica il contenuto zuccherino nella vinificazione, ndr). Un risultato più che soddisfacente".
RG/px
RG 18.30 del 7 ottobre 2016 — Il servizio di Manuele Ferrari
RSI Info 07.10.2016, 20:52
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