Le guardie svizzere pontificie hanno mantenuto nei secoli la tradizione del rientro a piedi dal Vaticano al proprio cantone d’origine. II Corriere del Ticino lunedì si china su questa particolare usanza, segnalando che per i militi originari della Svizzera tedesca, la difficoltà derivante dalla chiusura del Passo del San Gottardo d’inverno è stata trovata una "pratica" soluzione sotterranea.
Le guardie svizzere possono infatti attraversare il massiccio passando dal cunicolo di sicurezza e soccorso a fianco del tunnel autostradale, scortati dagli addetti del centro d’intervento di Airolo. Questa soluzione dà loro modo di attraversare le Alpi tutto l’anno quando le condizioni meteo avverse bloccano la strada in quota.
In alternativa restano i percorsi attraverso il Lucomagno a est o a ovest la via Francigena che passa dal Gran San Bernardo. Ovviamente ci sarebbe la soluzione mostrata da "Frontaliers", con la guardia di confine Veronelli che attraversa il tunnel fermando il traffico, ma è impraticabile nella realtà, pure per le guardie papali.
EnCa