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L’odore del lupo per proteggere le greggi

In Svizzera, si sta sviluppando un collare a feromoni con l’odore del predatore, che applicato a pecore e capre dovrebbe confondere l’animale ed evitare gli attacchi: i primi risultati sono promettenti

  • 1 dicembre 2023, 13:24
  • 8 dicembre 2023, 10:57

L'odore del lupo

Falò 30.11.2023, 21:15

  • RSI
Di: RSI Info

Federico Tettamanti, biologo ticinese, sta sperimentando un sistema rivoluzionario per proteggere gli animali all’alpeggio dalle scorrerie del lupo. Un collare di feromoni con l’odore del lupo, applicato a pecore e capre, dovrebbe confondere il predatore ed evitare l’attacco. La carica molecolare, sintetizzata in un laboratorio di Losanna e già brevettata, dura tre mesi e i primi risultati sono promettenti. L’idea dei collari capaci di bloccare l’istinto aggressivo dei lupi sulle greggi è decisamente rivoluzionaria, anche se ancora in fase sperimentale ed è nata due anni fa dall’urgenza di trovare una risposta alle preoccupazioni di alcuni proprietari degli alpeggi della Vallemaggia.

“Quando siamo stati contattati dal primo allevatore della Val Rovana – ci racconta Tettamanti - mi ha detto: voglio provare questi collari altrimenti mollo tutto. Questo mi ha dato un grande senso di responsabilità e così abbiamo iniziato la sperimentazione. Il progetto si è poi esteso anche al canton Vaud e a Belluno, in Italia. Questa estate abbiamo coinvolto 26 aziende, applicando in totale 702 collari. Abbiamo osservato che, in media, un animale col collare ha due volte in meno la probabilità di essere aggredito dal lupo.”

Questo progetto innovativo viene condotto in società tra l’azienda farmaceutica di Davide Staedler, a Losanna, che ha sintetizzato e brevettato i feromoni di lupo e lo Studio Alpino di Federico Tettamanti. Agli allevatori vengono chiesti 25 franchi per un singolo collare, circa la metà del loro costo effettivo.

“Con la Scuola universitaria di Friburgo – continua Tettamanti - stiamo lavorando sul substrato sul quale inserire le molecole per passare dai tre mesi attuali a sei mesi di durata dell’effetto. Vorremmo anche migliorare la distanza dell’efficacia di queste molecole. Pensavamo che i lupi le percepissero a circa 300 metri, ma dopo l’esperienza di quest’estate ci siamo accorti che i lupi sentono queste molecole a una decina metri. Il nostro obiettivo è quindi anche quello di ampliare il loro raggio d’azione.”

Il test decisivo sull’efficacia dei collari antilupo e di questa tecnologia innovativa è affidato alla prossima stagione estiva di alpeggio.

La cronaca

Nel frattempo, oggi - venerdì - inizia ufficialmente la “caccia al lupo” in Ticino: fino a cinque cuccioli di lupo saranno abbattuti nel cantone fra il 1° dicembre e il 31 gennaio, nel periodo di due mesi per la regolazione proattiva concesso dall’ordinanza federale sulla caccia. È quanto ha reso noto il Consiglio di Stato dopo la sua seduta di mercoledì.

Il Governo aveva presentato a Berna la richiesta di regolazione per i branchi della Val Colla e di Carvina e di eliminazione per quello della Valle Onsernone. Quest’ultima è stata solo parzialmente accolta martedì, perché negli ultimi 12 mesi non risultano predazioni di animali da reddito in situazioni protette. Il parere dell’UFAM è vincolante per il Ticino, che intende quindi procedere alla soppressione di fino a tre lupi del branco della Val Colla e uno a testa per gli altri due. Si tratta in tutti i casi di esemplari giovani, nati nel 2023.

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Il Quotidiano 29.11.2023, 19:00

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