Da Bruxelles
La nuova normativa che privilegia le aziende ticinesi nell'assegnazione di certi appalti pubblici è finita sui tavoli di Bruxelles. Ce l'ha portata il Governo italiano, a sua volta sollecitato dal mondo politico ed economico lombardo.
Lunedì, nella capitale belga, si riunirà il comitato misto (formato da funzionari svizzeri ed europei) creato dall'accordo sulla libera circolazione delle persone. E in quella sede, ha apppreso la RSI da due fonti indipendenti, Bruxelles intende chiedere spiegazioni sulla nuova Legge commesse pubbliche approvata dal Gran Consiglio lo scorso 10 aprile e sulla sua compatibilità con l'accordo di libera circolazione delle persone. Berna se lo aspettava ed ha preparato una risposta.
Nella stessa sede si discuterà anche dell'applicazione della legge federale sull'iniziativa del 9 febbraio. L'Unione esprimerà, nella migliore delle ipotesi, un giudizio cauto ed attendista, anche perché le ordinanze che il Consiglio federale ha pubblicato la scorsa settimana non sono state ancora analizzate a fondo. L'UE teme sgradite sorprese quando la palla passerà ai cantoni.
Tomas Miglierina