Il Municipio di Lugano si è espresso giovedì contro l’iniziativa popolare "No Billag", che se approvata porterebbe alla chiusura della RSI. Lo comunica lo stesso Esecutivo cittadino in una nota, dichiarando che la raccomandazione di respingerla - approvata a maggioranza - è legata alle "conseguenze negative sull’occupazione e sull’indotto della nostra regione".
I municipali luganesi ritengono infatti che un sì avrebbe "un impatto economico e sociale sul territorio del Luganese quantificato nella perdita di molti dei circa 1'700 posti di lavoro generati direttamente e indirettamente dalla RSI e dalle emittenti televisive e radiofoniche private".
Lugano, si ricorda inoltre nella nota, "riconosce l’importanza" che i media come le reti SSR e quelle private rivestono per la formazione dell’opinione pubblica, il che le rende essenziali "per il processo democratico".
L’Esecutivo rimarca infine che la modifica costituzionale inserita nella "No Billag" mette a repentaglio "capisaldi fondamentali per l’evoluzione" sociale-economica-culturale della regione e dunque "dice no all’iniziativa il prossimo 4 marzo".
EnCa
Per saperne di più:
- Votazione popolare del 4 marzo 2018: Iniziativa "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo"