Un taglio al sostegno finanziario per i servizi di controllo del traffico aereo di otto aerodromi regionali. È quanto prevede una delle varie misure di risparmio poste in consultazione dalla Confederazione. La cifra in questione è di 30 milioni di franchi all’anno. E il taglio di questo ammontare potrebbe mettere a rischio l’esistenza di questi scali.
Al momento questo sostegno federale viene utilizzato per coprire circa il 90% dei costi del controllo aereo a carico degli aerodromi regionali. E i fondi di questo sostegno arrivano dal supplemento sui carburanti per l’aviazione interna.
Ma quali sarebbero le conseguenze per l’aeroporto di Agno? A mancare sarebbero circa 4 milioni di franchi. “Evidentemente ci opponiamo a questa misura”, rileva Filippo Lombardi, precisando che è avversata anche dai Cantoni che hanno scali regionali e aggiungendo di confidare che “altri sostengano questa opposizione, perché le ricadute sarebbero evidentemente pesanti”.
Un cambiamento di questo genere “potrebbe portare a delle difficoltà per parecchi milioni” a carico di tutti gli aeroporti regionali, sottolinea al microfono del Radiogiornale il municipale di Lugano, anticipando che contro tale scenario “la battaglia sarà forte” perché “siamo tutti sulla stessa barca”. Si tratta, afferma, di “difendere quello che non è un privilegio o un regalo della Confederazione”, perché “portar via questo ristorno sarebbe una rapina ai danni dell’aviazione regionale e degli aeroporti regionali”.
L’auspicio, quindi, è che “il Consiglio federale capisca che non è una buona idea”. La consultazione in materia si concluderà in maggio e le misure verranno poi sottoposte alle Camere.