Sono state depositate a Milano le motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna di Abderrahim Moutaharrik, il pugile che si allenava a Canobbio arrestato nell'aprile del 2016 per terrorismo internazionale.
Per il giudice, il campione e la moglie avevano maturato una "piena adesione ai principi del sedicente Stato islamico ed erano pronti a compiere attentati in Italia e a immolarsi in Siria".
Moutaharrik in un'immagine ripresa dalla Polizia di Stato italiana
"Era fortemente determinato a compiere atti terroristici, uccidendo gli occidentali nel nome di una distorta ideologia religiosa", viene riportato nel documento di una cinquantina di pagine, nel quale si sottolinea che: "Quelle dell’imputato non erano solo parole, ma propositi che si stavano per concretizzare. Se non era passato ancora all’azione è solo per le difficoltà oggettive legate anche al reperimento delle armi".
CSI/bin