Ticino e Grigioni

Nessun accordo sulle banche

Gli operatori finanziari che vorranno operare con l'Italia dovranno aprire una succursale - Lo sostiene il Consiglio federale,

  • 21 agosto 2017, 20:49
  • 23 novembre, 04:34
Un accordo che si fa disaccordo

Un accordo che si fa disaccordo

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È assai probabile che le banche svizzere che intendono in futuro far affari in Italia dovranno per forza aprire una succursale nel paese. Quello dell'accesso ai servizi finanziari da parte di istituti svizzeri nella vicina penisola, era uno dei tasselli che componevano l'oramai famosa road map siglata nel febbraio 2015 da Svizzera e Italia, quale corollario dell'intesa sullo scambio di informazioni fiscali.

La soluzione che si prospetta all'orizzonte rischia però di scontentare il mondo bancario ticinese: l'Italia vuole infatti imporre agli istituti non europei l'obbligo di avere una succursale nel paese per svolgere le loro attività.

Questo si evince dalla risposta che il Consiglio federale ha dato ad una interpellanza della consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega dei Ticinesi). Se "l'Italia introdurrà quale condizione obbligatoria l'aver stabilito una succursale nel paese, scrivono da Berna, la Svizzera, nell'ambito del summenzionato dialogo, esigerà che le banche elvetiche con succursale in Italia possano prestare servizi direttamente dalla Svizzera verso l'Italia". Gli operatori finanziari elvetici puntano invece ad una soluzione che preveda consulenza e servizi direttamente dalla Confederazione.

CSI/sdr

01:45

CSI del 21.08.2017 - Il servizio di Giorgia Roggiani

RSI Info 21.08.2017, 19:58

21.08.2017: Regole italiane per le banche elvetiche

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