Dopo l’arresto di mercoledì, il Giudice dei provvedimenti coercitivi ha prolungato il carcere del titolare e del direttore dell’impresa di ponteggi di Camorino (oggi in liquidazione).
Ieri sera (giovedì) è stata presa la decisione di tenere dietro le sbarre per tre mesi il 42enne impresario residente a Giubiasco. Stamattina, invece, si è deciso di prolungare di 2 mesi e mezzo la detenzione del socio 32enne, direttore della filiale ticinese e domiciliato a Bellinzona.
Stando a nostre informazioni, lo ricordiamo, il 42enne kosovaro – imprenditore noto nel settore dei ponteggi – sia al Sud sia al Nord delle Alpi durante il primo interrogatorio ha contestato ogni addebitato, ribadendo de facto quanto detto al Quotidiano della RSI lunedì. Ovvero della sua conoscenza del giovane "corruttore" (il titolare della Aliu Big Team arrestato settimana scorsa), del fatto che questi avesse lavorato per lui e gli avesse pure indicato dei collaboratori, ma sempre nel rispetto delle regole.
L’arresto per i due era scattato mercoledì dopo il blitz di polizia a Camorino e l’accusa nei loro confronti è di tratta di esseri umani, ripetuta usura, ripetuta falsità in certificati, ripetuta incitazione aggravata all'entrata, alla partenza o al soggiorno illegale di persone.
m.h.