Ticino e Grigioni

Posti letto per i profughi, obiettivo mancato

Le autorità grigionesi miravano a portare la capacità dei dormitori a 2'000 persone entro l'inizio dell'anno - Ne mancano ancora quasi 500

  • 17 gennaio 2023, 19:37
  • 20 novembre, 12:09
05:13

Grigioni sera del 17.01.2023

RSI Info 17.01.2023, 20:36

  • Ti press
Di: GRIGIONI SERA 

La guerra in Ucraina, la repressione in Siria o Afghanistan, le rivolte in Iran: sono tanti i fronti di crisi e instabilità aperti nel mondo e tutti portano alla stessa conseguenza: le ondate migratorie verso l'Europa. Un massiccio afflusso di profughi, che ha investito anche i 26 cantoni svizzeri, costretti negli ultimi mesi ad adeguare le proprie capacità di accoglienza.

L'obiettivo dichiarato delle autorità retiche era quello di innalzare, entro la fine del 2022, a 2'000 la disponibilità di posti negli alloggi collettivi. Ma questo ambizioso traguardo non è stato centrato. I posti letto oggi disponibili nelle strutture collettive di proprietà (o prese in affitto dal cantone) sono 1'523, come ha fatto sapere martedì alla RSI Markus Haltiner, sostituto capoufficio della Migrazione e del diritto civile.

Va però rimarcato, da un lato, che alla fine di aprile dell'anno scorso i dormitori in terra retica potevano ospitare un massimo di 650 profughi. In pochi mesi la capienza è stata dunque più che raddoppiata grazie all'allestimento di nuovi alloggi. In secondo luogo, come annotato da Haltiner, nelle ultime settimane la pressione migratoria sulla Svizzera - e quindi anche sui Grigioni - si è un po' allentata; ciò ha permesso alle autorità cantonali di rivedere i propri piani di ampliamento delle capacità ricettive.

La cifra di richiedenti l'asilo si è insomma attestata su livelli che il cantone riesce a gestire con un certo agio. Tanto che, ha fatto sapere il vicecapo della Migrazione cantonale, ci sono 558 posti liberi nei centri di accoglienza grigionesi. Per quanto riguarda le persone oggi accolte in tali strutture, 480 sono rifugiati ucraini e 486 di altre nazionalità. Ma, come noto, un numero consistente di ucraini ha optato per soluzioni individuali: trovano alloggio in casa di conoscenti o benefattori, oppure affittano in proprio un appartamento. Si tratta in tutto, afferma Markus Haltiner, di 934 persone.

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