Ticino e Grigioni

"Radio e tv sono ok"

Un comitato interpartitico di giovani contro la "No Billag": "Gravi conseguenze sul panorama giornalistico ticinese"

  • 25 gennaio 2018, 15:18
  • Ieri, 02:48
Il comitato rimarca come i ragazzi continuino a fruire di radio e tv con strumenti diversi

Il comitato rimarca come i ragazzi continuino a fruire di radio e tv con strumenti diversi

  • Ti-Press

Non è vero che i ragazzi non guardano la tv. E per contrastare l’iniziativa “No Billag” i giovani ticinesi si sono riuniti in un gruppo interpartitico - formato da giovani Verdi, GISO, generazione giovani del PPD e GLRT - che si schiera apertamente contro l’oggetto in votazione il prossimo 4 marzo, che se accettato porterebbe alla chiusura della RSI.

Evidenziando il concetto secondo il quale “siamo giovani ma guardiamo la tele, ascoltiamo la radio e vogliamo continuare così”, i membri del gruppo interpartitico precisano come il "sì" a quest’iniziativa avrebbe “gravi conseguenze sul panorama giornalistico ticinese, poiché eliminerebbe una fonte d’informazione competente, indipendente” e legata a Ticino e Svizzera.

I giovani ricordano che - seppur accusati di non fruire più dei contenuti della tv, complice il progresso digitale - sanno che radio e televisione “stanno investendo risorse e competenze per adattarsi al cambiamento tecnologico, offrendo già oggi contenuti di successo” che sono spesso alla base dell’informazione giovanile e questo a prescindere dalle logiche di share.

EnCa

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