Il Ticino, tra le due varianti messe sul tavolo dal Consiglio federale per contrastare la pandemia, preferisce di gran lunga quella meno incisiva. Il Consiglio di Stato si dice favorevole alla generalizzazione del modello 2G, ossia la limitazione per vaccinati e guariti con obbligo di mascherina per strutture culturali, sportive, del tempo libero così come per ristoranti e bar. Il 2G Plus (il modello che aggiunge la necessità di un test negativo) andrebbe invece limitato esclusivamente a quelle attività di gruppo nelle quali non è possibile portare una mascherina.
Il Governo ticinese si dice invece contrario, in questa fase, alla chiusura di attività economiche, all’obbligo di telelavoro, alla reintroduzione della didattica a distanza nelle università e scuole universitarie così come alla limitazione degli incontri privati.
"Se introdotte in maniera tempestiva" le misure sostenute dal Ticino "potrebbero scongiurare la necessità di misure più radicali come la chiusura di attività economiche", si spiega in una nota. La stessa non esclude però che altre limitazioni dovranno essere valutate, qualora le misure attuali non dovessero rivelarsi efficaci.
Misure più serie da Berna
SEIDISERA 10.12.2021, 19:44
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