Sono la precarizzazione del lavoro e l’abbassamento dei salari a preoccupare maggiormente i sindacati. “Questo crea una situazione di emergenza sociale dove la popolazione fatica a far fronte alle spese fondamentali come l’affitto e la cassa malati e comincia a temere per il proprio futuro e quello dei propri figli”, ha evidenziato Gianluca Bianchi, esponente di Unia.
Questa emergenza, secondo l'USS, deve essere affrontata attraverso un tavolo di lavoro cantonale come lo si è fatto per i bisogni dell’economia.
Il personale servizio pubblico è anch’esso sotto pressione, come ad esempio gli impiegati della Posta coinvolti dalla chiusura di diversi uffici e i dipendenti delle FFS soggetti a un programma di soppressione di 1'400 posti di lavoro in Svizzera.
La festa del primo maggio è già stata abbandonata in alcuni cantoni e questo fa riflettere i sindacati sul futuro di questa ricorrenza: "Metterla in dubbio sarebbe come mettere in discussione la centralità del lavoro", ha concluso Bianchi.
CSI/AnP
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