Ticino e Grigioni

Una perizia sul dramma

La procura chiederà a un esperto zurighese di ricostruire la dinamica della sparatoria di Brissago

  • 23.10.2017, 19:59
  • 23.11.2024, 03:52
Il luogo dove è morto il richiedente asilo

Il luogo dove è morto il richiedente asilo

  • Ti-Press

Sarà una perizia a far luce sul dramma che a Brissago, il 7 ottobre scorso, costò la vita a un richiedente l'asilo dello Sri Lanka, ucciso a colpi di pistola da un agente della cantonale. Lo ha deciso il procuratore pubblico Moreno Capella, titolare delle indagini, che intende affidare il rapporto al dottor Martin Lory, del Forensisches Institut di Zurigo.

L’esperto proverà a ricostruire tutti i dettagli dell’intervento di polizia, scattato dopo che il 38enne aveva cominciato a dare in escandescenza. Lory dovrà determinare aspetti come la posizione esatta del poliziotto che sparò, quella della vittima, la successione dei colpi, la loro direzione e le distanze di tiro. Capella chiede inoltre di stabilire se sui due coltelli che brandiva l’asilante vi siano impronte o tracce di DNA.

Lunedì il magistrato ha sentito intanto anche il secondo dei due srilankesi presenti sul pianerottolo in cui si consumò la tragedia. L’uomo ha confermato che, al momento della sparatoria, il 38enne era ormai molto vicino a loro.

L’agente, difeso da Andrea Bersani, è accusato – ricordiamo – di omicidio intenzionale. Accusa che contesta, sostenendo di avere agito in maniera proporzionata alle circostanze. Il suo compagno di pattuglia, rappresentato da Giorgia Maffei, è invece persona informata sui fatti.

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CSI del 23.10.17; il servizio di Francesco Lepori

RSI Info 23.10.2017, 19:58

Francesco Lepori

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