Uri, un lupo potrà essere abbattuto

Le autorità urane hanno dato il via libera per l'abbattimento di un lupo che nelle scorse settimane ha sbranato almeno una dozzina tra capre e pecore nella regione di Wassen. Il guardiacaccia, eventualmente con l'aiuto di alcuni cacciatori selezionati, avrà 60 giorni di tempo per sopprimere il predatore.

L'autorizzazione è stata concessa dato che è stata raggiunta la cosiddetta "soglia di danno" di dieci animali da reddito custoditi in aeree protette da recinzioni e uccisi dallo stesso predatore. “Data la frequenza degli attacchi è assai probabile che il lupo continui così anche in futuro diventando di fatto un pericolo per gli allevamenti della regione” precisano le autorità di Altdorf.

Il settore in cui si muove l'animale, e dove potrà essere abbattuto, corrisponde alla zona alpina dell'Alta valle della Reuss, mentre sarebbe in salvo qualora dovesse sconfinare nella Fellital, territorio segnato da un divieto di caccia federale.

Ticino, già superata la quota di animali predati nel 2021

La situazione è analoga sull'altro versante del massiccio del San Gottardo: anche le autorità ticinesi hanno infatti autorizzato a metà maggio l'abbattimento di un lupo in Valle Rovana dopo che in aprile aveva ucciso 19 pecore. Le ricerche sono tutt'ora in corso.

Al contempo l’Ufficio caccia e pesca ticinese ha confermato un attacco in Leventina di 4 pecore da parte di un lupo a Sorsello, sopra Chiggiogna sul territorio di Faido.

Per quanto riguarda le predazioni, nel 2022 con 43 capi uccisi è già stata superata la quota totale dello scorso anno, quando erano stati 37 gli animali attaccati. Il record finora spetta al 2020 con 59 predazioni, segue il 2015 con 51 e il 2004 e il 2019, entrambi con 47 uccisioni.

Con il ritorno del grande predatore a sud delle Alpi, dal primo attacco registrato a Monte Carasso nel 2001, sono finora 455 gli animali predati dal lupo sul suolo cantonale.