Oussama Khachia, 31 anni, il giovane di Brunello, nel Varesotto, allontanato un anno fa dall’Italia per presunte simpatie jihadiste, è morto, in circostanze da chiarire, all’estero. La notizia è stata comunicata lunedì mattina in moschea, a Varese. I familiari, stando a quanto riporta Varesenews, non smentiscono. Secondo quanto risulta alla polizia italiana, il ragazzo sarebbe deceduto domenica.
Non solo l’Italia ma anche la Svizzera, lo aveva espulso per ragioni di ordine pubblico. Il giovane non avrebbe più potuto, secondo il Giornale del Popolo che aveva anticipato la notizia a inizio novembre, mettere piede nella Confederazione per i prossimi 10 anni.
A seguito dell’espulsione dal territorio italiano, Khachia, che non aveva mai fatto mistero delle sue simpatie per il sedicente Stato islamico, era arrivato in Ticino ottenendo un permesso B grazie al matrimonio con una ragazza dalla doppia cittadinanza (che vive tuttora in Ticino). Il Dipartimento istituzioni aveva revocato il permesso e a nulla era servito il ricorso al Consiglio di Stato che lo scorso settembre aveva confermato la decisione, diventata effettiva a novembre.
Red.MM/Swing
Dal nostro archivio, l'intervista a Oussama Khachia
Gli svizzeri della Jihad
Falò 23.04.2015, 23:10