Le crescenti pressioni nel mondo del lavoro implicano sempre più spesso conseguenze anche per la salute, tanto che in Svizzera i casi di burnout hanno raggiunto un livello record. L’aumento dei livelli di stress si traduce sempre più spesso in assenze dal posto di lavoro, con conseguenze finanziarie per l’economia che vengono stimate in 10 miliardi di franchi all’anno.
Stando a un articolo apparso oggi, domenica, sulla NZZ am Sonntag, negli ultimi otto anni il numero delle malattie psichiche è aumentato del 50% tra gli impiegati. Le statistiche di alcune assicurazioni sanitarie mostrano inoltre che ne 60% dei casi si tratta di depressioni o sindromi da burnout.
Secondo diversi esperti, quest’ultimo problema è ancora molto sottovalutato e le aziende investono ancora troppo poco nella prevenzione. Anche i medici hanno però le loro colpe: spesso tendono a rilasciare dispense con largo anticipo, per troppo tempo e al 100%. Soluzione che però poi risulta essere controproducente, poiché il reinserimento dopo lunghe assenze – che in caso di burnout durano in media 18 mesi – fallisce e, in due casi su tre, porta al licenziamento.
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