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La Val di Susa dice: "No Tav"

Storie di gente comune, parte di un movimento popolare ed eterogeneo, che da 25 anni difende il proprio territorio

  • 27 agosto 2018, 07:40
  • 8 giugno 2023, 23:13
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La valle che resiste

RSI/Simone Bauducco - Stefano Bartolino 27.08.2018, 07:30

  • ©Simone Bauducco

È da oltre venticinque anni che in Val di Susa, il movimento "No Tav" si oppone alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Un progetto ideato agli inizi degli Novanta, ma che ancora oggi non si è realizzato. “I governi passano, ma i 'No Tav' restano” racconta Nicoletta Dosio, professoressa del liceo in pensione, da sempre in prima linea tra le montagne di questa valle. La donna è uno dei tanti volti di un movimento popolare ed eterogeneo che nel corso degli anni ha saputo tenere insieme anime diverse. Dai centri sociali ai cattolici. “Hanno provato in tutti i modi a dividerci in buoni e cattivi, ma non ci sono riusciti - racconta Gabriella Tittolet che fa parte del gruppo del Gruppo Cattolici per la Vita della Valle - la nostra forza è proprio nello stare insieme”.

Così in Val di Susa convive chi va a pregare al cantiere e chi attacca le reti e il filo spinato che proteggono al cantiere. “Abbiamo avuto oltre mille attivisti indagati in questi anni - racconta Francesco Richetto, uno dei tanti giovani cresciuti a “Pane e No Tav” - ma non ci siamo mai scoraggiati. Tanti ragazzi e ragazze vanno a studiare e a lavorare a Torino o in altre città, ma noi abbiamo scelto di rimanere nella nostra terra che si trovava in difficoltà per provare a difenderla da chi la vorrebbe trasformare in un deserto di infrastrutture”. Uniti dalla lotta contro il “mostro” come chiamano da queste parti il cantiere del tunnel geognostico di Chiomonte.

“Il movimento No Tav nasce proprio dall’amore per questa terra - racconta Valerio, ex impiegato comunale -. Noi vorremmo che i soldi spesi per il Tav venissero impiegati per i grandi problemi sociali del paese”. Un tema che ancora oggi provoca grande scontro a livello governativo. Il movimento 5 Stelle, da sempre vicino ai No Tav, è salito al potere e si trova a dover affrontare la questione Tav insieme agli alleati della Lega che invece sostengono la necessità della grande opera. I No Tav guardano a questo scontro con la solita “intransigenza”: “Non abbiamo mai avuto governi amici. Tutto quello che abbiamo conquistato e che conquisteremo è stato solo grazie alla forza degli uomini, delle donne e dei bambini che hanno messo in discussione la propria vita per una causa comune così bella e così importante”.

Simone Bauducco - Stefano Bertolino

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