La Federazione svizzera delle comunità israelite ha comunicato, mercoledì, di aver scritto una lettera al Consigliere di Stato Norman Gobbi. La comunità manifesta il suo sconcerto e chiede spiegazioni sulla promozione del poliziotto che, nel 2016, era stato condannato per aver inneggiato al nazismo su Facebook (vd. articoli correlati).
La missiva — scritta in italiano (vd. pdf in allegato), firmata da presidente e segretario generale e inviata in copia alla Commissione federale contro il razzismo — riassume la vicenda e conclude: "Il fatto che siano ormai trascorsi due anni dalla sua condanna non cambia nulla. Non si era trattato di uno scivolone verificatosi solo una volta, bensì di un orientamento più volte palesato che può influenzare il suo modo di pensare e agire nell'ambito della sua funzione lavorativa".
La notizia era stata pubblicata a metà luglio sul settimanale "il Caffè" che aveva riportato come, nell'elenco degli avanzamenti di grado pubblicato dalla polizia cantonale, figurasse anche il nome dell'agente promosso — dal 1° agosto — a sergente maggiore e in passato finito al centro delle cronache. Il suo comportamento, allora, fu stigmatizzato sia dai suoi superiori, sia dal Dipartimento delle istituzioni.
CSI/px
Per saperne di più:
la lettera integrale indirizzata a Norman Gobbi (in pdf)
- il comunicato sul sito web