Reportage

Gli F-35 fanno discutere a Meiringen

Tra timori per il rumore e ricadute economiche della base aerea, l’annunciato arrivo dei nuovi aerei da combattimento ha acceso il dibattito nella regione

  • 16 aprile, 05:51
  • 16 aprile, 07:05
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L'aerodromo militare dovrebbe accogliere i nuovi jet dal 2030

  • Keystone
Di: Stéphane Deleury (RTS)/sf 

“Niente F-35 a Meiringen”. Lo slogan in rosso su sfondo giallo può essere letto dai piloti durante l’avvicinamento finale alla pista 10 dell’aerodromo militare nella Haslital. Riflette la crescente preoccupazione di una parte della popolazione per l’annunciato arrivo dell’aereo da combattimento statunitense. I manifesti sono comparsi in tutta la valle su iniziativa dell’associazione IGF, che si batte contro il rumore degli aerei, rileva un reportage di RTS.

Gli F-35 della discordia (La Matinale, RTS, 14.04.2025)

A 300 metri dalla pista, da dove decolla un F/A-18, un gruppo di membri si riunisce ai piedi della stazione di misurazione che hanno finanziato. “Si sentono le vibrazioni nel corpo. È spaventoso”, testimonia Peter Michel, presidente dell’IGF e originario della valle. Si chiede come sarà con l’F-35: “Negli Stati Uniti, hanno misurato circa dieci, dodici o quindici decibel in più. Qui no. L’esercito svizzero dice che si tratta di tre decibel. Vedremo cosa è vero”.

Un altro membro, di ritorno dalla Norvegia, aggiunge: “Abbiamo visto decollare degli F-35. Ci ha fatto un po’ paura. Ed era senza il postbruciatore! Quindi qui, con rupi di 1000 o 1200 metri, il rumore rischia di essere molto più forte”.

A Meiringen, a causa della pista relativamente corta e delle montagne circostanti, l’80% dei decolli degli aerei da combattimento avviene grazie al postbruciatore, l’iniezione di carburante all’uscita dei reattori per una maggiore potenza. Questa procedura è molto più rumorosa di un decollo “standard”. Per questo motivo, l’IGF non vuole l’F-35 a Meiringen e chiede che sia stazionato su aeroporti che permettono il decollo senza postbruciatore, come a Payerne.

La fattoria in cui Maya Michel ha trascorso la sua infanzia si trova vicino alla pista. Ma ora rimane solo una doccia per lavarsi dopo aver curato le sue mucche. Fuggendo dal rumore della pista vicina, si è trasferita a Brienz, alla ricerca di tranquillità.

Nell’edificio, un computer registra i livelli di rumore in tempo reale. Anche se i decolli saranno ridotti della metà, come promesso dall’esercito, secondo lei non sarà sufficiente. “È l’evento individuale che conta e non la media. Il corpo umano non può essere diviso per otto ore o per 365 giorni. Ogni elemento unico, ogni decollo è determinante”, insiste.

Una base importante per l’economia locale

Dall’altra parte della pista, negli edifici della base aerea, il tono è completamente diverso. Ulrich Kohler, soprannominato “Jelly”, è membro della polizia militare e presidente dell’associazione Pro Flugplatz che conta 1’600 membri, di cui l’80% proviene dalla valle afferma. Lui difende la base aerea e l’arrivo dei nuovi aerei: “Con l’F-35, i decolli saranno ridotti del 50%. Sarà più piacevole vivere qui per i residenti e per tutta la valle”.

Sottolinea anche il ruolo centrale dell’aerodromo per l’economia locale: più di 200 collaboratori, 30 apprendisti e fino a mille militari durante i corsi di ripetizione. “In tre settimane, rappresenta un milione di franchi di valore aggiunto. Il macellaio locale fa 70’000 franchi di fatturato. Altre regioni non hanno nemmeno più una macelleria, qui ne abbiamo due”.

Ma l’esercito, che ha previsto di stazionare gli F-35 a Meiringen dal 2030, dovrà ancora convincere le autorità locali. Le discussioni sono in corso con il Dipartimento della difesa. Daniel Studer, sindaco di Meiringen, principale Comune della valle, esprime i suoi dubbi. Il perimetro interessato dal rumore si allargherà con l’F-35. Ma mancano, secondo lui, dati sul rumore reale del nuovo aereo.

“Ci hanno presentato modelli del rumore basati su misurazioni effettuate a Payerne. Ma qui, la topografia è completamente diversa”, sottolinea. Secondo lui, diverse questioni rimangono aperte: “L’F-35 sarà solo un po’ più rumoroso, quasi impercettibile, come prevede il DDPS? O è molto più rumoroso, il che cambierebbe nettamente la situazione attuale?”, si chiede.

Chieste ulteriori misurazioni

Il Dipartimento della difesa assicura che il suo modello di calcolo sviluppato per Payerne è applicabile a Meiringen. Ma per le autorità locali bisogna ristabilire la fiducia.

“I Comuni della regione sono tutti d’accordo. Sarebbe un’azione molto importante da parte del DDPS se un F-35 venisse a Meiringen per qualche giorno per atterrare e decollare. In modo da poter fare ulteriori misurazioni. È una questione di trasparenza e fiducia”, afferma Studer.

Il Dipartimento della difesa dice che la richiesta è allo studio, ma sottolinea le difficoltà logistiche che comporterebbe una simile operazione.

I Comuni chiedono garanzie

Il sindaco di Meiringen spiega: “L’aviazione militare ha una lunga storia nella regione. In passato, ci sono state promesse non mantenute e questo influenza la diffidenza attuale. Oggi, arriva un nuovo aereo e dovremmo avere fiducia? Non è così semplice alla luce di quanto successo in passato. Quindi oggi servono misure per creare fiducia”.

Il Piano settoriale militare per la base di Meiringen, ad esempio, non è stato aggiornato dal 2001. Cioè prima dell’installazione di uno squadrone di F/A-18, con il conseguente aumento dell’inquinamento acustico. Secondo il DDPS, la scheda è in corso di aggiornamento per l’F-35. Dovrebbe essere pubblicata e messa in consultazione nella seconda metà del 2025.

I Comuni vogliono mantenere un aerodromo militare nell’Haslital, ma vogliono anche garanzie sulla qualità della vita e sul livello di rumore quando l’F-35 arriverà nel 2030.

23:30

In volo sul mondo

Millevoci 14.04.2025, 10:05

  • Imago Images
  • Axel Belloni e Alice Pedrazzini
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