Salute

Come la nutrizione può ridurre il rischio di tumori 

Cosa dice la scienza? Sfatiamo qualche mito

  • 24 marzo, 11:30
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Di: Lara Quarleri, dietista Bsc ASDD

La ricerca in nutrizione e cancro è un campo di studio molto attivo, poiché le evidenze suggeriscono che la dieta e lo stile di vita possono influenzare il rischio di sviluppare tumori, la loro progressione e la risposta ai trattamenti. Gli studi si basano soprattutto su osservazioni epidemiologiche che individuano associazioni tra il consumo di determinati gruppi di alimenti e la frequenza di tumori nella popolazione studiata, ma non sempre sono studi rigorosi e spesso producono risultati discordanti.

Possiamo già anticipare che non esiste nessun alimento, che da solo, può ridurre il rischio di ammalarsi di tumore, ma è la combinazione di più fattori, dove una dieta sana ed equilibrata che evita l’eccesso ponderale gioca un ruolo fondamentale. Di seguito facciamo chiarezza su cosa oggi ci dice la scienza e sfatiamo alcuni miti.

Una dieta priva di carboidrati può prevenire il rischio di tumori: falso

La crescita tumorale è il risultato di molteplici fattori, tra cui genetici, ambientali e legati allo stile di vita. Tutte le cellule umane hanno bisogno di zucchero per crescere, ma eliminando completamente i carboidrati non si rallenta la crescita di un tumore. Al contrario, la drastica riduzione calorica e il conseguente calo ponderale può portare a malnutrizione: un corpo indebolito con perdita di massa muscolare sopporterà dosaggi più bassi di chemioterapie e il tumore sarà quindi più aggressivo. Gli studi hanno però confermato che un consumo eccessivo di zucchero, il sovrappeso e le abitudini alimentari scorrette contribuiscono ad aumentare il rischio di ammalarsi anche di tumore.

Il consumo adeguato di carne aumenta il rischio di tumori: falso

Molti studi condotti hanno dimostrato che un consumo abbondante di carne rossa, soprattutto se lavorata o cotta ad alte temperature, aumenta il rischio di sviluppare molte malattie, prima fra tutte il cancro al colon-retto. Il rischio si riduce rispettando le quantità raccomandate.

La carne rossa e lavorata è stata classificata come cancerogena di tipo 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo significa che ci sono prove sufficienti che il consumo di carne rossa e carne lavorata può causare il cancro, in particolare il cancro al colon-retto. La carne lavorata include prodotti come salsicce, bacon, e salumi, che sono stati associati a un rischio maggiore di sviluppare il cancro.

Tuttavia, è importante notare che la classificazione come cancerogeno di tipo 1 non implica che ogni persona che consuma carne rossa o lavorata sviluppi il cancro, ma piuttosto che esiste una forte evidenza che l’esposizione aumenta il rischio. La frequenza e la quantità del consumo sono fattori importanti. 

La carne bianca, come il pollo e il tacchino, non è classificata come cancerogena di tipo 1. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato la carne bianca come “probabilmente non cancerogena” (gruppo 2A), ma non esistono prove sufficienti che dimostrino che aumenti direttamente il rischio di cancro come nel caso della carne rossa e lavorata.

Ci sono studi che suggeriscono che un consumo eccessivo di carne bianca, soprattutto se cotta ad alte temperature o trattata in certi modi (come la frittura o l’affumicatura), possa avere alcuni rischi, ma non è stato stabilito un legame così forte come nel caso della carne rossa o lavorata. Pertanto, la carne bianca è generalmente considerata una scelta più sana rispetto alla carne rossa, ma come sempre, è consigliato consumarla con moderazione nell’ambito di una dieta equilibrata.

Quantità consigliate di carne

Il World Cancer Research Fund raccomanda di non consumare più di tre porzioni a settimana di carne rossa, che equivalgono a circa 350-500 g, e di evitare o limitare al massimo la carne rossa processata: tutti i tipi di carne che subiscono una lavorazione con processi di salatura, affumicatura, stagionatura, e conservate con additivi come nitrati, nitriti e idrocarburi policiclici aromatici.

Alcuni esempi?
Fanno parte di questa categoria gli insaccati, i wurstel, la carne in scatola e la carne essiccata.

Seguire una dieta vegetariana riduce il rischio di ammalarsi di tumori: vero

Una dieta basata prevalentemente sul consumo di alimenti vegetali può favorire la riduzione del rischio di sviluppare di alcuni tipi di tumore, ma è importante sottolineare che una dieta vegetariana da sola non garantisce l’assenza di malattie. Le persone che seguono una dieta vegetariana, infatti, sono solitamente più attente alla salute in generale, con abitudini di vita più sane (sport, astensione dall’alcol, abolizione dell’abitudine al fumo, etc.).

L’assunzione regolare di alcol è un fattore di rischio noto per diversi tipi di tumori: vero

 L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato già trent’anni fa l’alcol come agente cancerogeno. E’ chiara l’associazione tra l’alcol e numerose malattie neoplastiche: tumore del fegato, dell’esofago, del colon-retto, della mammella e tumori del distretto testa-collo (in particolare tumori del cavo orale, della faringe e della laringe). Il rischio di sviluppare un tumore è proporzionale all’esposizione: più si beve e per più tempo, e più elevato è il rischio.

Il consumo di alcol andrebbe sempre scoraggiato, in quanto tossico anche in piccole quantità.

L’assunzione di bevande molto calde può aumentare il rischio di alcuni tipi di cancro, in particolare quelli della bocca e della gola: vero

Diversi studi hanno dimostrato che consumare regolarmente bevande a una temperatura superiore a 60-65°C aumenta il rischio di sviluppare un tumore all’esofago. Il suggerimento è di lasciarle raffreddare sino ad una temperatura inferiore a 60°C prima di consumarle.

L’assunzione di integratori alimentari è efficace per ridurre il rischio di tumori: falso

In alcuni casi possono portare ad effetti negativi, soprattutto nel caso di dosi elevate; non è pertanto raccomandata l’assunzione di integratori alimentari per la prevenzione del cancro. Per esempio, il rischio di contrarre certi tumori (come il tumore del polmone) può aumentare dopo l’assunzione di integratori di beta-carotene (precursore della Vitamina A), soprattutto nei soggetti fumatori.

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C’è una marea d’integratori

Alphaville 29.01.2024, 12:35

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  • Lina Simoneschi Finocchiaro

Assumere una tazza di latte al giorno può favorire l’insorgenza di tumori: falso

Non esistono dati certi che l’assunzione di una tazza di latte al giorno favorisca direttamente l’insorgenza di tumori. Anzi, addirittura un consumo elevato di latticini potrebbe essere associato a un rischio più basso di cancro del colon e del retto grazie al contenuto di calcio e vitamina D. Al contrario, un’ assunzione elevata di calcio e latticini potrebbe aumentare il rischio di sviluppare tumore alla proposta.
Le raccomandazioni definitive consigliano quindi di rispettare dosi e frequenze della piramide alimentare senza doverci rinunciare.

L’obesità è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di diversi tipi di cancro: vero

Una condizione di forte sovrappeso è legata all’insorgenza di molti tumori, come quello dell’endometrio, dell’esofago, dell’intestino, della mammella, della prostata e del rene. L‘obesità grave (BMI ≥ 30) può ridurre l’aspettativa di vita di una persona di circa 10-20 anni.

L’attività fisica è raccomandata per la prevenzione del cancro: vero

L’essere fisicamente attivi è una delle raccomandazioni per la prevenzione del cancro. Un nuovissimo studio finanziato dal World Cancer Research Fund ha scoperto che l’attività fisica svolta durante il giorno, con picchi al mattino e nel tardo pomeriggio, è correlata a un rischio ridotto dell’11% di sviluppare un cancro del colon-retto (noto anche come cancro all’intestino), rispetto ad altri modelli di esercizio studiati.

Poiché nessun alimento preso singolarmente può proteggerci dal rischio di tumore, le indicazioni della Società Svizzera di Nutrizione sono valide anche per la prevenzione delle malattie oncologiche.

Il World Cancer Research Fund con l’American Institute for Cancer Research (AICR) ha pubblicato le 10 raccomandazioni per la prevenzione del cancro.

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Alimentazione sana e malattie oncologiche

Il Quotidiano 04.02.2025, 19:00

Fonti

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