La fine dell’anno ormai si avvicina sempre di più e, come da abitudine, quando le giornate si fanno più corte giunge il momento di stilare il bilancio dell’anno a cui ci si appresta a dare le spalle. In questo esercizio, non fa eccezione il settore lattiero-caseario che si ritrova, ormai da più anni, a non poter sorridere.
Una tendenza non rosea che si rispecchia anche nella Svizzera italiana, dove, a giugno, è avvenuta la chiusura della LATI SA, storica azienda ticinese attiva nel settore lattiero caseario. Il bilancio, dunque, non è dei migliori, né in Svizzera, né tantomeno in Ticino. Questa situazione difficoltosa, però, ha incentivato produttori e produttrici a rimboccarsi le maniche e a dar vita a progetti a sostegno del settore. Tra questi vi è la Cooperativa Faireswiss “Le lait équitable” (Il latte onesto).
Gli ultimi dati dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) riportano un aumento dei costi della produzione e del consumo: a inizio 2023 il prezzo della produzione di latte è aumentando dell’1,4%, toccando il livello più alto dal 2009, tutto ciò comporta una vendita dei prodotti ad un prezzo che non arriva a coprire completamente i costi, portando alla scomparsa di innumerevoli aziende Svizzere attive in questo ramo.
Le lait équitable, per un latte onesto
La Cooperativa “Le lait équitable” è nata nel 2019 a Losanna, con l’idea di creare una rete a sostegno del settore lattiero caseario. L’obiettivo è di garantire una corretta remunerazione ai produttori e alle produttrici di latte, assicurando in questo modo la salvaguardia di queste realtà all’interno del territorio svizzero.
A cinque anni di attività, la cooperativa conta circa 80 produttori affiliati, dei quali circa i due terzi attivi in Svizzera romanda. Il progetto sembra dunque funzionare e aver convinto sia i produttori che i consumatori. Quest’ultimi, afferma Anne Chenevard, fondatrice e presidente della cooperativa, sono in crescita e dimostrano la volontà di sostenere attivamente le aziende del territorio.
Credo che la nostra iniziativa ci abbia permesso di creare un legame con i consumatori, una sorta di contratto sociale
Anne Chenevard, Fondatrice e presidente di “Le lait équitable”
La fondatrice e presidente della cooperativa, Anne Chenevard, nella presentazione del progetto, afferma: «Ci siamo resi conto che dovevamo prendere il nostro destino in mano, costituire un progetto che ci permettesse di continuare a fare il nostro lavoro in modo da poterne vivere correttamente e grazie alla nostra produzione lattiera».
L’iniziativa prende ispirazione dallo sviluppo positivo di altre cooperative con lo stesso intento presenti in vari paesi europei, in particolare in Belgio e in Francia. La vicinanza geografica e la lingua hanno permesso la nascita del latte onesto anche in Svizzera romanda.
Un latte onesto: come funziona il meccanismo di remunerazione
L’iniziativa si presenta come un’opera solidale tra produttori e consumatori: il consumatore spende un po’ di più per l’acquisto del prodotto con la certezza di aver contribuito a una remunerazione che permette al produttore di coprire una parte dei propri costi, e aver valorizzato la produzione locale, salvaguardandone il settore. La cooperativa, infatti, si occupa di garantire ai propri affiliati la remunerazione diretta di 1 fr. per ogni litro di latte prodotto. Alla base vi è dunque la trasparenza e un sostegno tangibile alle persone attive nel settore.
In questi 5 anni di attività la cooperativa ha raccolto circa 2,5 milioni di franchi che sono poi stati ridistribuiti alle varie aziende affiliate. Si tratta di soldi raccolti nel mercato interno e successivamente spartiti, in base alle quote, ai differenti produttori.
Ci siamo resi conto che dovevamo prendere il nostro destino in mano, costituire un progetto che ci permettesse di continuare a fare il nostro lavoro e poter vivere grazie alla nostra produzione lattiera
Anne Chenevard, Fondatrice e presidente di “Le lait équitable”
La rete dell’iniziativa anche in Ticino
Anche nel nostro territorio sono presenti aziende agricole e rivenditori che sostengono attivamente la Cooperativa: sono sei le realtà locali affiliate alla produzione di questo latte “equo”. La stessa Chenevard è molto contenta del rapporto con la Svizzera italiana e della risonanza che ha avuto l’iniziativa sul nostro territorio: «Abbiamo un gruppo abbastanza numeroso di produttori della Svizzera italiana, estremamente dinamico e fortemente motivato, e siamo anche ben supportati dalla Camera dell’Agricoltura del Ticino».
Se il progetto dovesse ampliarsi ancora di più a livello nazionale sarebbe un beneficio per l’intero settore
Marco Scoglio, Azienda agricola Scoglio di Mugena
In piazza per i 5 anni della cooperativa
Il 16 novembre, per festeggiare i 5 anni della cooperativa, in Ticino, come nel resto della Svizzera, gli affiliati a “Le lait équitable” effettueranno una distribuzione di latte in alcuni punti vendita per far conoscere maggiormente il progetto e per ringraziare coloro che già sono sostenitori attivi dell’iniziativa.
Grande successo per la cooperativa Latte onesto
Telegiornale 27.03.2024, 20:00