La Nutraceutica, quella scienza che vede l’alimento terapeutico o preventivo, e la Nutrizione Funzionale, espressione della comunicazione continua tra cibo e organismo con i suoi sistemi ormonali, immunologici, digestivi e mentali, sono gli strumenti più aggiornati della scienza medica per utilizzare il cibo come amico, anziché come nemico. La Dottoressa Monica Bossi, dirigente del primo Centro di Medicina Funzionale, di Precisione e di Prevenzione a Stabio ci spiega perché è attraverso il saper mangiare e abbinare gli alimenti – e non la privazione o il conto maniacale delle calorie – che è possibile ritrovare il peso-forma o mantenerlo.
La maggior parte di noi, in un momento o nell’altro della vita, ha lottato contro il proprio peso-forma. La scienza che studia la fisiologia dello stress, però, ci insegna, tra le altre cose, che più lottiamo – in questo caso, contro istinti primordiali teoricamente salvavita per noi – e più otteniamo un effetto “bastian contrario” o un effetto di peggioramento dello stato di stress, portando a meccanismi che fanno paradossalmente ingrassare.
La novità, e ce lo dice la scienza, è che oggi possiamo finalmente riappropriarci del piacere del cibo, con una consapevolezza nuova che protegga la nostra salute, quella mentale, fisica, metabolica, ormonale e immunologica, senza la necessità di dover adottare regimi dietetici insostenibili.
La scienza dell’alimentazione, medicina e conoscenza scientifica dello stile di vita pro-salute si mettono finalmente insieme e al nostro servizio (nella Nutrizione e nella Medicina Funzionale, e nella Nutraceutica), per fornirci gli strumenti per una consapevole, ma libera, scelta nutrizionale pro-salute. E, badate bene: pro-salute non significa triste, difficile o integralista. Significa uso “intelligente” del cibo quotidiano in senso di prevenzione o ritrovamento della salute passando anche per il peso-forma, senza perdere il piacere per il cibo e la attuabilità di un pasto, indipendentemente dal luogo e del tempo dello stesso.
Semplicemente, favorendo una comunicazione efficace tra il nostro sistema metabolico, ormonale e digestivo e il cibo introdotto, il dimagrimento o il restare in peso-forma accompagnerà la nostra quotidianità, senza frustrazioni di sorta o sacrifici.
Dimagrire mangiando
Ogni pasto è un’occasione per dimagrire – ed essere felici – mangiando: ci vuole così tanta energia metabolica per digerire ciò che mangiamo, infatti, che concettualmente possiamo andare sempre in credito, ovvero consumiamo e quindi non ingrassiamo o dimagriamo. Questo, però, non succede quando:
Ciò che mangiamo è troppo sbilanciato tra i grassi/zuccheri/proteine
Il nostro sistema digestivo in senso lato non è in grado di digerire
L’abbinamento degli alimenti in quel pasto è sbagliato.
Abbinamenti: quelli da preferire o da evitare per aiutare la bilancia
Tra i tre aspetti elencati sopra, è l’abbinamento dei cibi che merita delle precisazioni puntuali per imparare, quotidianamente, a fare la scelta giusta e intraprendere un percorso salutare senza privazioni, conti di calorie o il peso oculato degli alimenti a ogni pasto.
Partiamo dal presupposto che un abbinamento è sbagliato quando:
favorisce l’incremento degli ormoni che rallentano il metabolismo e/o infiammano (per esempio l’insulina);
blocca la digestione e/o non favorisce il tempo di svuotamento dello stomaco;
non permette l’assorbimento dei micronutrienti fondamentali proprio per accendere il metabolismo, oltre che per stare in salute.
Esempio di Abbinamenti da evitare:
- cereali integrali e troppe verdure;
- legumi e verdure
- alimenti facenti parte alla stessa famiglia: per esempio proteine animali come carne e formaggio; o alimenti della famiglia dei carboidrati degli zuccheri.
L’eccesso di fibre, soprattutto nei bambini, può favorire una riduzione dell’assorbimento di vitamine e minerali importanti attraverso la produzione di una sostanza, l’acido fitico, che forma complessi insolubili con minerali come il calcio, il ferro, il magnesio e lo zinco rendendoli poco assimiliabili (argomento complesso che merita di essere approfondito in un secondo momento, con un extra dedicato).
Abbinamenti favorevoli:
- Cereali non integrali e senza glutine (riso, miglio, quinoa, mais, grano saraceno) e legumi: è il miglior modo per estrarre da entrambi i cibi tutte le vitamine e gli aminoacidi (importantissimi anche nei vegetariani e soprattutto nei vegani) senza creare troppi fastidi di meteorismo intestinale per la scelta del senza glutine.
- Cereali e verdure: le verdure di accompagnamento al primo piatto aiuteranno a saziarsi prima, a ridurre l’assorbimento di grassi in eccesso, e a ridurre l’indice glicemico di quel pasto.
- Verdure e proteine: soprattutto per le proteine animali (ad esempio la carne), la verdura aiuterà a contrastarne l’acidità.
- In generale i cereali integrali ( Pasta, riso, farro etc ) saranno da preferire a quelli raffinati in tutti gli altri abbinamenti.
L'imbroglio delle calorie
Patti chiari 24.03.2023, 21:10