Il termine derivante dal milanese “schiscià” – letteralmente “schiacciare” – prevedeva originariamente l’infilare in un contenitore il pranzo che studenti e lavoratori portavano da casa. Un tempo vista come alternativa economica per chi non poteva permettersi di mangiare al ristorante, ora vista come l’opzione sana per chi segue un regime alimentare e vuole evitare panini e fast-food o, semplicemente, per chi vuole avere la libertà di comporsi i propri pasti come desidera.
La schisceta
Il gioco del Luca 02.09.2023, 17:00
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La realtà è che, come ogni pasto, anche la schiscetta andrebbe equilibrata e pensata con cura. Riempire un contenitore con gli avanzi di pasta del giorno prima non ci risparmierà il classico abbiocco postprandiale, anche se il contenuto è fatto in casa e preparato con le nostre mani.
Suggerimenti pratici per strutturare al meglio i pasti “al sacco”
Innanzitutto, la schiscetta sana dovrà contenere il giusto apporto di carboidrati, preferibilmente accompagnati da fibre (verdure), proteine e grassi buoni per assicurarne un rilascio graduale ed evitare picchi glicemici che possono indurre sonnolenza e lasciarci stanchi e spossati durante il resto del giorno.
Un’idea perfetta per questo periodo dell’anno sono le bowl - o insalatone in baratto -, regine del meal prep e comodissime perché possono rappresentare un pasto completo, preparato in anticipo e con sforzo minimo. Salvo presenza di derivati animali crudi, si conservano in frigo per 3-4 giorni.
La composizione è davvero un gioco da ragazzi:
Base liquida o cremosa: insomma, il dressing sul fondo. Che sia una semplice vinaigrette, una salsa allo yogurt o un hummus di ceci, iniziate da questa componente!
La verdura croccante o più dura: via libera ai colori!
Carote, barbabietola, cipolle, cetriolo, broccoli (crudi o scottati), cavolo rosso, ravanelli, etc. Ogni colore apporta nutrienti diversi, quindi – salvo disturbi intestinali – sbizzarritevi e usatene almeno due.Ingredienti un po’ più delicati o che non devono marinare troppo e diventare “mollicci”: funghi, zucchine, edamame, piselli, altri legumi o proteine come feta, uova sode, gamberi, pesce, pollo, etc.
La verdura colorata fornisce già una discreta dose di carboidrati. Se volete, potete aggiungere anche un cereale integrale tipo riso venere, farro, quinoa o grano saraceno tostato in padella.
Tutto il verde che riuscite a inserire prima di chiudere il barattolo: rucola, spinaci crudi, formentino, germogli, etc.
https://www.rsi.ch/s/719716
Un'altra opzione valida per le giornate più fredde sono zuppe e vellutate - magari preparate la sera prima - contenenti dei legumi e abbinate a del pane di segale o di grani antichi per formare un piatto unico caldo e nutriente.
https://www.rsi.ch/s/1991712
E per le giornate più calde? No a pasti a base di sola frutta, provocherebbero un picco glicemico eccessivo. Meglio abbinare la frutta a una fonte proteica come uno yogurt greco non zuccherato, del cottage cheese, uno yogurt di soia non dolcificato o due uova sode con un pugnetto di mandorle.
Ricetta in breve - Bis di quinoa da schiscetta
RSI Food 17.04.2018, 09:57