Il mito di San Nicolao
La festa di San Nicolao è una tradizione antica, ma sempre molto viva in Svizzera. La figura di questo personaggio è mutata negli anni e le sue origini sono una mescolanza di tradizioni nordiche e mediterranee.
Per tradizione il santo arriva con l’asino portando i doni dentro una gerla. Dagli anni ’50 indossa il costume rosso e bianco dell’americano Santa Claus.
All’origine di San Nicolao ci sono varie figure storiche. Una è San Nicola di Bari - conosciuto anche come San Nicola di Myra, protettore dei bambini, l’altra è San Nicolao della Flüe - il santo patrono diventato mito svizzero. Pare che proprio grazie a quest’ultimo la figura di San Nicolao sia diventata così importante nel nostro Paese.
È arrivato San Nicolao
RSI Food 06.12.1978, 10:05
La festa di San Nicola si celebrava solitamente di sabato, da qui il suo nome svizzero-tedesco Samichlaus.
Puntualmente, il 6 dicembre, San Nicolao si presenta in tutta la Svizzera e ricompensa i bambini buoni con dolcetti, noci, arachidi, cioccolato e clementine.
Soprattutto nelle regioni cattoliche San Nicolao veniva accompagnato dal suo alter ego chiamato Schmutzli o Père Fouettard. Il personaggio, dall’aspetto spaventoso, era dotato di una scopa fatta di rametti e controllava che i bambini non fossero stati cattivi. Oggi la presenza dello Schmutzli a si usa ancora in pochi paesi.
Gli omini di pane di San Nicolao
Una specialità culinaria legata ai giorni di San Nicolao sono gli omini di pane di San Nicolao o Grittibänz: degli omini di soffice pane al latte, spesso dolcificati con un pizzico di zucchero nell’impasto. Grittibänz letteralmente significa “uomo con le gambe divaricate”. Bänz, infatti, è l’abbreviazione di Benedit, un nome che un tempo era talmente diffuso da essere utilizzato come sinonimo di “uomo”. Gritti, invece, deriva dal verbo grätschen ossia divaricare.
A secondo della regione di provenienza gli omini di pane vengono chiamati in modi diversi: Griiti-, Gritibänz, Benz, Bänz, Grättimaa (Basilea) Elggermaa (Cantone Zurigo e Turgovia), Chläus, Bonhomme de Saint Nicolas.
Il primo riferimento al nome Grittibänz risale al 1835, quando il pasticcere argoviese Rochholz osservò alcuni bambini giocare con degli omini di pane. Gli omini, chiamati dai piccoli Chriddibenz, venivano confezionati per il giorno di San Nicola, a Twann, nel Canton Berna.
L'impasto, a base di sola acqua e farina bianca con burro o uova, oppure pasta per pane di segale o panpepato, poteva essere di vario tipo e veniva poi utilizzato per altri pani delle feste. Il Grittibänz era disponibile nel periodo che precedeva Natale e, a seconda della zona, fino alla settimana di Capodanno. In passato esisteva anche una versione femminile del Grittibänz, detta Grittli, citata per la prima volta nel 1546 in una filastrocca dedicata a San Nicolao e diffusa nell’Oberland bernese.
Per San Nicolao la tradizione del Grittibänz
RSI Food 06.12.2019, 16:42
I Grittibänz, oggi, si possono trovare in tutta la Svizzera, nei negozi alimentari e in molte panetterie già da metà novembre e per tutto il periodo natalizio, ma la tradizione vuole che li si preparino in famiglia o con gli amici coinvolgendo anche i più piccoli.
La nostra ricetta e i consigli per dare forma ai vostri omini di pane:
https://www.rsi.ch/s/721623
Grittibänz
RSI 04.12.2023, 13:02