Nonostante qualche scontro nel sud, la tregua nella Striscia di Gaza sembra reggere. Le condizioni di vita della popolazione restano però disperate.
Gaza, inizia la tregua
RSI Info 20.01.2025, 08:30
“È cambiato tanto perché non ci sono più i bombardamenti. E questo da un senso di calma”, dice al TG della RSI il parroco di Gaza Gabriel Romanelli. “Però siamo ancora un po’ scombussolati, perché, si chiedono alcuni scherzandoci su, ancora non sappiamo come faremo a dormire, senza questi rumori”, aggiunge. “Ma meno male. Ora abbiamo più serenità”, prosegue Romanelli.
“Il cessate il fuoco però non è sinonimo di fine della guerra. E nemmeno di pace o di giustizia fatta”, rende attenti il parroco di Gaza. “Quindi i nostri sentimenti sono molto contraddittori. Da una parte la gente è più contenta, ma dall’altra non si sa se arriverà la pace”, ammette.
“E noi, da parte nostra, continuiamo a cercare di fare del nostro meglio, aiutando tutti e portando avanti la nostra vita di tutti i giorni. Però non è facile”, conclude Romanelli.
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