Un vertice per la pace "è necessario" e l'Ucraina vuole che si tenga "il prima possibile". Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di dieci punti presentato da Kiev: lo ha detto il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa russa Interfax.
L'alto funzionario ha pubblicato una parte dell'intervista sul suo canale Telegram, dove ha spiegato: “Ora è necessario un vertice di pace. Tutti comprendono questo fatto”. Inoltre, a suo avviso, “tutti accettano come assolutamente logica e giusta l'argomentazione secondo cui il piano di pace ucraino dovrebbe esserne la base".
Secondo Yermak, "ora la posizione dell'Ucraina è chiara e siamo pronti ad ascoltare tutti quei Paesi che rispettano la nostra sovranità e integrità territoriale. Siamo pronti ad accettare alcuni elementi di altre proposte". E in merito alla sede e alla tempistica di tale vertice, il braccio destro del capo di Stato di Kiev ha spiegato che "attualmente ci si interroga su dove e quando tenere il vertice di pace. Naturalmente, vogliamo che si tenga in tempi brevi. L'ideale sarebbe il prossimo luglio".
Secondo Andrij Yermak sono in corso consultazioni in merito alle presenze di spicco a tale appuntamento. "È importante che si tratti di un vertice a cui partecipino sicuramente i leader del Sud globale - precisa. E, secondo le mie sensazioni, siamo molto vicini al successo di queste consultazioni. Ci aspettiamo un gran numero di partecipanti al vertice".
Yermak ha però ricordato che intanto la Russia continua a bombardare strutture civili che non dovrebbero essere mai obiettivo di attacchi militari, come è avvenuto venerdì mattina a Dnipro. Mosca ha infatti lanciato missili su una clinica che ospitava un servizio di sostegno psichiatrico insieme a un ospedale veterinario, uccidendo due persone e ferendone 25 (e quattro sono disperse) tra operatori sanitari, pazienti, visitatori e passanti che stavano solo camminando o guidando nei pressi del nosocomio.
Medvedev: "Niente colloqui con Zelensky al vertice"
Intanto, l'agenzia di stampa ufficiale moscovita TASS segnala venerdì che l'ex presidente russo, ora delegato al ruolo di numero due del Consiglio di sicurezza nazionale a Mosca, Dmitry Medvedev, ha asserito che non vi potranno essere negoziati con gli ucraini finché rimarrà al potere Volodymyr Zelensky.
"Tutto finisce sempre con i negoziati. Questo è inevitabile, ma finché queste persone saranno al potere, la situazione per la Russia non cambierà in termini di negoziati", ha aggiunto. "Per quanto riguarda i piani di pace proposti, tutti dovrebbero essere presi in considerazione", ha poi affermato Medvedev, commentando le iniziative di pace proposte dalla Cina e da altri Paesi.
Incursioni ucraine in Russia
Telegiornale 23.05.2023, 20:00