I caschi blu dell’ONU manterranno tutte le loro posizioni in Libano nonostante gli appelli di Israele, che chiede loro di arretrare dalla “linea blu” che divide i due Paesi. Lo ha ribadito lunedì il segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite per le operazioni di pace, il diplomatico francese Jean-Pierre Lacroix, che per la seconda volta in pochi giorni ha aggiornato il Consiglio di sicurezza in occasione di una riunione a porte chiuse. La decisione è stata sostenuta anche dal segretario generale, Antonio Guterres.
Il principale organo dell’ONU al termine delle discussioni si è detto “fortemente preoccupato” per la sorte del contingente dell’UNIFIL, che comprende circa 10’000 uomini. Nella dichiarazione alla stampa la presidente di turno, la svizzera Pascale Baeriswyl, non ha esplicitamente menzionato il ruolo delle forze di difesa di Israele negli incidenti in cui cinque caschi blu sono rimasti feriti e strutture dell’ONU hanno subito danni in questi ultimi giorni.
All’unanimità i Quindici hanno tuttavia chiesto a “tutte le parti di rispettare la sicurezza e l’incolumità del personale dell’UNIFIL e delle sue basi”.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì è ritornato a chiedere l’allontanamento dell’UNIFIL dalla zona dei combattimenti fra l’esercito dello Stato ebraico ed Hezbollah. Ha negato inoltre che i suoi soldati abbiano deliberatamente preso di mira i caschi blu.
Nuovo attacco contro l'UNIFIL in Libano
Telegiornale 11.10.2024, 20:00