Le riserve di ossigeno nel Titan stanno per finire

La ricerca del sommergibile Titan è ormai una vera e propria corsa contro il tempo. Le operazioni nell’Atlantico settentrionale proseguono, per trarre in salvo le cinque persone intrappolate nel sommergibile, disperso dopo essersi immerso negli abissi durante un viaggio estremo il cui scopo era visitare il relitto del Titanic. Una corsa contro il tempo, poiché le riserve di ossigeno nell’apparecchio si esauriscono oggi, giovedì.

"Questo è un momento estremamente difficile per le famiglie ", ha dichiarato il capitano della guardia costiera statunitense, Jamie Frederick, ieri – mercoledì - durante un incontro con la stampa a Boston. "Dobbiamo rimanere ottimisti e fiduciosi", ha aggiunto. "A volte ci si trova nella posizione di dover prendere una decisione difficile. Non siamo ancora a quel punto".

Il Titan, piccolo apparecchio della società OceanGate Expeditions per l’esplorazione in alto mare, è dato per disperso da domenica e le scorte di aria respirabile come detto sono in esaurimento.

Martedì aerei canadesi impegnati nelle operazioni di ricerca avevano rilevato suoni sottomarini che avevano alimentato nuovamente le speranze, ma finora le operazioni di ricerca hanno dato esito negativo. “Non so dirvi cosa fossero questi rumori”, ha aggiunto Frederick dopo una ricerca condotta da veicoli subacquei a comando remoto e da una nave dotata di un potente sonar.

Le risorse impiegate dalle squadre di soccorso, statunitensi e canadesi, sono ingenti e partono tutte dal luogo dove staziona la Polar Prince, la nave dalla quale è partito il sommergibile. È inoltre previsto l’arrivo di una nave di ricerca francese, dotata di un robot capace di immergersi fino a dove si trova il relitto del Titanic, che giace a quasi 4'000 metri di profondità. In arrivo c’è anche una nave candese dotata di personale medico e di una camera di decompressione, per prendere a carico gli occupanti del Titan semmai venissero ritrovati vivi.

"La posizione della ricerca, 1’450 km a est di Cape Cod (sulla costa nord-orientale degli Stati Uniti) e 640 km a sud-est di St John's, Terranova (in Canada), rende eccezionalmente difficile mobilitare rapidamente grandi quantità di attrezzature", ha spiegato il capitano Frederick. L'area di ricerca in superficie copre 20’000 chilometri quadrati.

Cinque persone si sono immerse domenica a bordo del Titan per un viaggio privato di esplorazione estrema, con lo scopo di raggiungere quello che resta del transatlantico naufragato nel 1912 a causa della collisione con un iceberg. I contatti sono stati persi dopo meno di due ore dalla partenza.

Il sommergibile è piuttosto piccolo, lungo circa 6,5 metri, progettato appunto per accogliere non più di cinque occupanti. Questi sono Stockton Rush, lo stesso proprietario della OceanGate, il ricco uomo d’affari britannico Hamish Harding (58 anni), Paul-Henri Nargeolet (77 anni) – esploratore francese conosciuto per essere uno dei massimi esperti del Titanic –, il magnate Shahzada Dawood (48 anni) e suo figlio Suleman (19 anni), entrambi di nazionalità pakistana e britannica. Si erano imbarcati sul Titan pagando 250'000 dollari.

Dall'inizio delle ricerche, sono emersi dettagli che coinvolgono OceanGate: la società è stata accusata di potenziale negligenza nella sicurezza delle sue imbarcazioni da turismo subacqueo. Una denuncia del 2018 indica che un ex direttore delle operazioni marine, David Lochridge, è stato licenziato dopo aver espresso seri dubbi sulla sicurezza del sommergibile. Secondo lui, un oblò nella parte anteriore del velivolo era stato progettato per resistere alla pressione sperimentata a 1’300 m di profondità, e non a 4’000 m.