Il leader supremo dei talebani Hibatullah Akhundzada, e il capo della corte suprema afghana Abdul Hakim Haqqan, sono nel mirino del procuratore generale della Corte penale internazionale (CPI).
Karim Khan chiede infatti mandati d’arresto nei loro confronti per la persecuzione delle donne in atto in Afghanistan. “Ci sono ragionevoli motivi per ritenere che” entrambi “siano penalmente responsabili per il crimine contro l’umanità” della persecuzione di genere, ha dichiarato Khan in una nota diffusa oggi, giovedì.
L’alto magistrato sottolinea che “le donne e le ragazze afghane, così come i membri della comunità LGBTQI+, sono soggette a persecuzioni abiette e ripetute senza precedenti” da parte dei talebani. La condizione imposta dal loro regime alle donne ha indotto le Nazioni Unite a denunciare “un apartheid di genere”.
Hibatullah Akhundzada vive praticamente in isolamento nel suo bastione di Kandahar, storica roccaforte dei talebani nell’Afghanistan meridionale, e raramente appare in pubblico.
I giudici della CPI prenderanno ora in esame la richiesta di Khan, per poi decidere se emettere o meno i mandati: tale procedura potrebbe richiede settimane o anche mesi.
Notiziario
Notiziario 23.01.2025, 14:00
Contenuto audio