Luiz Inacio Lula da Silva non può presentarsi come candidato alla presidenza del Brasile nelle elezioni del prossimo 7 ottobre. Lo ha deciso nella notte il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) brasiliano, accogliendo le impugnazioni presentate contro Lula, a causa della sua condanna penale per corruzione e riciclaggio, per 6 voti contro 1.
L'ex presidente, infatti, sconta dallo scorso 7 aprile una condanna a 12 anni inflittagli in primo grado dal magistrato-simbolo delle inchieste anti-corruzione in Brasile, Sergio Moro, e confermata in secondo grado da un tribunale regionale di Porto Alegre.
Appena annunciata la bocciatura della candidatura di Lula, il Partito dei Lavoratori (PT) ha emesso un comunicato nel quale ha promesso di "continuare a lottare con tutti i mezzi" per la sua candidatura, ma anche se i difensori dell'ex presidente presentassero ricorsi contro la decisione la sua applicazione resta immediata.
ats/joe.p.