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Mosca, "rischio scontro diretto tra potenze nucleari"

Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, ha accusato gli USA di "esacerbare" il conflitto aiutando Kiev ad attaccare siti strategici russi

  • 2 marzo 2023, 12:19
  • 24 giugno 2023, 05:09
Il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov

Il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov

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Di: ATS/M. Ang. 

Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha accusato gli Stati Uniti di "esacerbare" il conflitto in Ucraina aiutando Kiev ad attaccare i siti strategici russi. Giovedì a Ginevra ha attaccato il "cinismo" USA sul trattato New START.

Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno "fomentato" la guerra in Ucraina, ha dichiarato il numero due della diplomazia russa davanti alla Conferenza sul disarmo (CD). E ora la situazione "è ulteriormente esacerbata" dalla volontà di assistere, ha detto, la parte ucraina nel colpire i siti strategici russi.

Il crescente coinvolgimento dell'Occidente "fa correre il rischio di un confronto diretto tra Stati nucleari con conseguenze catastrofiche", ha insistito. Ha ribadito le accuse russe di uso militare di componenti biologici in Ucraina. Né Kiev né gli Stati Uniti hanno fornito alcuna risposta, ha sostenuto.

Il numero due della diplomazia russa è tornato sulla sospensione della partecipazione russa al trattato di disarmo nucleare New START. Ha ribadito che Mosca rispetterà comunque i limiti concordati per le armi nucleari statunitensi e russe.

Firmato nel 2010, il New START è stato esteso per cinque anni fino al 2021. Esso obbliga entrambi i Paesi a non produrre più di 1'550 testate operative. Secondo Riabkov, l'atteggiamento degli Stati Uniti in Ucraina è stato "cinico" nel chiedere di poter ispezionare nuovamente i siti nucleari russi.

Boicottaggio occidentale

Più in generale, Riabkov ha ripreso le solite critiche mosse da Mosca nel corso degli anni. Alcuni Paesi stanno conducendo "attività sovversive ibride", "cercando di esercitare pressioni coercitive" su altri Stati e incoraggiando un deterioramento della situazione della sicurezza internazionale. Allo stesso modo, il sostegno all'alleato siriano è incrollabile. Mosca ha denunciato l'atteggiamento degli investigatori delle Nazioni Unite sulle armi chimiche nei confronti di un dossier condotto dall'Occidente.

Mentre il viceministro parlava, gli ambasciatori di molti Paesi europei presso le Nazioni Unite hanno circondato il loro collega ucraino fuori dalla sala in segno di solidarietà. Quest'ultimo aveva detto qualche giorno fa che Riabkov "non merita" di parlare davanti agli organi delle Nazioni Unite.

Tuttavia, gli ambasciatori non hanno scelto di essere presenti in sala per poi abbandonarla, come era accaduto un anno fa con l'intervento in video del capo della diplomazia Sergei Lavrov. "Riabkov non è Lavrov", ha detto un diplomatico occidentale a Keystone-ATS. "Bisogna adattare la reazione alla persona che fa il discorso e alla situazione".

Blinken ha nuovamente denunciato le violazioni russe in Ucraina

Il viceministro è il primo alto funzionario russo a parlare pubblicamente davanti a un organismo delle Nazioni Unite a Ginevra dall'inizio della guerra in Ucraina. Lavrov, un habitué prima del conflitto, avrebbe voluto farlo lui stesso. La visita non è stata possibile a causa di "illegittime restrizioni unilaterali" imposte dall'UE, ha dichiarato il suo numero due.

Pochi istanti dopo, il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken ha nuovamente denunciato le violazioni russe in Ucraina, con un video davanti al Consiglio dei diritti umani. Ha preso di mira l'"imbavagliamento sistematico" degli oppositori in Russia, giustificando il mandato di relatore speciale delle Nazioni Unite avviato l'anno scorso.

Allo stesso modo, la Commissione internazionale d'inchiesta sull'Ucraina dovrebbe essere rinnovata. Da parte sua, anche Riabkov dovrebbe parlare al Consiglio dei diritti umani nel tardo pomeriggio.

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