La leader politica birmana Aung San Suu Kyi ha ricevuto una grazia parziale: lo riportano i media statali, secondo cui l’ex dirigente, in carcere da quando è stata estromessa con un colpo di Stato militare nel 2021, è rientrata in un'amnistia della giunta di oltre 7’000 prigionieri in occasione della Quaresima buddista.
"Il presidente del Consiglio di Amministrazione dello Stato perdona Daw Aung San Suu Kyi, condannata dai tribunali competenti", riferiscono i media.
Aung San Suu Ky era stata riconosciuta colpevole di corruzione. Le erano stati inflitti, al termine di vari processi, 33 anni di carcere. La grazia riguarda cinque delle 19 condanne subite; non è ancora sapere se potrà essere liberata.
Non era più apparsa in pubblico da dopo il colpo di Stato del 2021; la settimana scorsa si era diffusa la notizia del suo trasferimento dalla prigione a un edificio governativo.
Myanmar, un anno dal colpo di stato
Telegiornale 01.02.2022, 20:00