L'attacco missilistico russo compiuto nel pomeriggio di lunedì sulla città ucraina di Odessa, affacciata sul Mar Nero, ha colpito una chiesa ortodossa. Un ragazzo di 15 anni è stato ucciso e un'altra adolescente è stata ferita gravemente. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Oleksiy Danilov, citato dall'agenzia Interfax Ucraina. Il tetto della chiesa è crollato, ha aggiunto Danilov. Secondo altre fonti, la chiesa è situata molto vicino a una struttura militare.
Intanto se l'incubo è finito per un centinaio di civili ucraini, dopo settimane di oscurità, angoscia e privazioni sotto i tunnel di Azovstal, per molti altri l'acciaieria di Mariupol rimane una prigione. I militari russi, infatti, hanno ripreso a bombardare l'impianto per costringere alla resa quel che resta delle truppe ucraine. Dall'acciaieria si alza una spessa colonna di fumo.
Acciaieria Azovstal di nuovo sotto le bombe
Telegiornale 02.05.2022, 22:00
I russi hanno comunicato che oltre 120 civili hanno lasciato l'acciaieria: 46 sono rimasti "volontariamente" nei territori separatisti di Donetsk, mentre 96 sono partiti verso "territori controllati da Kiev, consegnati ai rappresentanti di Nazioni Unite e Croce Rossa", con destinazione Zaporizhzhia, attesi dal personale dell'UNICEF e delle ONG.
Mykolaiv senza acqua potabile
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