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"Segnati per tutta la vita"

Pedro Balordi, esperto di immersioni speleologiche, spiega la situazione in Thailandia

  • 8 luglio 2018, 21:34
  • 23 novembre, 00:57
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Le considerazioni del soccorso speleologico svizzero

Telegiornale 08.07.2018, 22:00

Pedro Balordi è del Soccorso speleologico svizzero e ha già effettuato oltre 2'000 immersioni. È un uomo che sa il fatto suo su quanto sta succedendo in Thailandia, dove una squadra di calcio di ragazzini è bloccata con il proprio allenatore in una grotta sotterranea da oltre due settimane (vedi articoli correlati). Domenica quattro di loro sono stati tratti in salvo.

Una settimana fa alcuni soccorritori, suoi amici e autori delle immagini che hanno fatto il giro del mondo, avevano raggiunto i bambini. "Li avevano cercati per giorni senza successo — ha raccontato (guarda il video in allegato), che si era messo subito in contatto con gli "eroi delle caverne" —. Immagino la sensazione di salire in superficie e trovarsi davanti i loro volti, dev'essere stata un'emozione indescrivibile che ricorderanno per tutta la vita".

"Queste operazioni sono complesse e difficili", spiega. "C'è tanta tanta gente da coordinare, tanto materiale, poco spazio. Il tempo stringe, la pressione psicologica sale..." e la situazione "sul terreno", dall'altra parte del mondo, è ben diversa da quella del luogo dove pratica le immersioni di allenamento al soccorso a Baar, nel Canton Zugo: "Sì, soprattutto l'ultima parte allagata, di 400 metri. Va affrontata con molta prudenza. Senza contare che l'acqua entra nella grotta e si nuota controcorrente; questo peggiora anche la visibilità e i ragazzini devono muoversi al buio, attaccandosi alle corde di supporto".

TG/px

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Scheda, le operazioni di soccorso

Telegiornale 08.07.2018, 22:00

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