Mosca deve "allentare le tensioni" che da settimane attanagliano l'Ucraina, finita di nuovo al centro del braccio di ferro tra Russia e Occidente: di fronte alla notizia di nuove violazioni del cessate il fuoco nel Donbass e del dispiegamento di migliaia di soldati russi non lontano dal confine con l'Ucraina.
Il presidente USA Joe Biden ha telefonato, nelle ultime ore, al suo omologo Vladimir Putin per chiedergli di evitare nuovi attriti in Europa orientale. L'inquilino della Casa Bianca ha anche proposto a Putin "un incontro nei prossimi mesi in un Paese terzo per discutere l'intera gamma dei problemi che devono affrontare USA e Russia": si tratterebbe del primo faccia a faccia tra i due da quando Biden è diventato presidente, ma anche di un possibile gesto di distensione dopo i nuovi dissapori suscitati da un'intervista in cui Biden aveva detto di ritenere il leader russo "un assassino".
Al momento però, stando, a un nuovo rapporto dell'intelligence americana, la Russia "non vuole un conflitto diretto" con gli Stati Uniti ma "continuerà con i suoi sforzi per destabilizzare l'Ucraina". "Il considerevole concentramento militare della Russia" non lontano dai confini con l'Ucraina "è ingiustificato, inspiegabile e profondamente preoccupante", ha denunciato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, dichiarando che "la Russia deve porvi fine, fermare le sue provocazioni e ridurre immediatamente l'escalation". Richieste e preoccupazioni rispedite al mittente da Mosca mentre la tensione resta molto alta.
ATS/ANSA/Swing