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USA, scontro sulla sicurezza

Scambio di accuse tra i due candidati alla Casa Bianca, Donald Trump e Joe Biden, mentre nelle città proseguono le proteste

  • 1 settembre 2020, 10:46
  • 22 novembre, 18:38
01:30

RG 07.00 dell'1.09.2020 La corrispondenza dagli USA di Emiliano Bos

RSI Info 01.09.2020, 10:27

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Di: ATS/ANSA/RG/Swing 

Negli Stati Uniti il duello sul tema della sicurezza tra i due candidati alla Casa Bianca si amplifica sempre di più. Il presidente Donald Trump si è detto pronto a schierare la Guardia Nazionale nelle città affermando che “la violenza nelle città guidate dai democratici è una vergogna per il Paese: città in mano agli anarchici, agli agitatori della sinistra radicale, ai vandali”. Dalla Pennsylvania, il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden ha definito Trump “il presidente del caos, un irresponsabile che fomenta la violenza nelle città americane”.

Donald Trump, all'indirizzo del suo avversario per le presidenziali di novembre, ha detto che “c'è una guerra contro le forze dell'ordine. I democratici hanno perso il controllo e sono in mano alla sinistra radicale, alla criminalità, e i loro sindaci si rifiutano di mettere i rivoltosi in carcere. Invece quello che serve è tolleranza zero contro l'anarchia e la violenza”. A Portland “un nostro supporter è stato ucciso. Non con i proiettili di vernice, ma con proiettili veri”.

Il presidente si è poi rifiutato di condannare Kykle Rittenhouse, il diciassettenne suo sostenitore che a Kenosha, in Wisconsin, armato di un fucile semiautomatico ha ucciso due persone durante gli scontri con i manifestanti antirazzisti. “Aspettiamo il risultato delle indagini” ha concluso.

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Telegiornale 01.09.2020, 14:30

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