Mentre la Russia continua ad ammassare forze nell’est dell’Ucraina e i combattimenti si fanno sempre più intensi, il Cremlino ha consegnato una bozza delle sue richieste per mettere fine al conflitto. Kiev, che aveva presentato le sue richieste lo scorso mese durante i colloqui a Istanbul, in serata si è detta pronta a discussioni senza precondizioni con la controparte russa a Mariupol, come ha dichiarato il negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak.
Sempre sul fronte diplomatico, il capo del Pentagono ha contattato il ministro della Difesa cinese, nel quadro delle preoccupazioni statunitensi sui rapporti tra Mosca e Pechino, mentre a Bruxelles si affina il nuovo pacchetto di sanzioni che colpirà anche il settore petrolifero. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante la sua visita a Kiev ha inoltre annunciato ulteriori aiuti militari per 1,5 miliardi di euro da parte dell'Unione Europea.
Prosegue l'assedio dell'Azovstal a Mariupol
Sul campo di battaglia, gli scontri più cruenti sono stati registrati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, dove vengono segnalati bombardamenti sui due fronti e combattimenti attorno ai centri abitati sulla linea di avanzata russa. A Mariupol si stringe sempre di più l'assedio all'acciaieria Azovstal, dove si è barricata l'ultima resistenza ucraina nella città, che ha ignorato il nuovo ultimatum per una resa.
Oltre 5 milioni di profughi
Sono più di 5 milioni gli ucraini che hanno lasciato il loro paese dall'inizio dell'invasione russa lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce l'ONU che, tramite l'Agenzia per i rifugiati, assiste le persone in fuga oltre i confini del loro paese in quello che è il maggiore esodo in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. A febbraio le partenze sono state 604'506, a marzo 3'390'647 e, finora, ad aprile 999'286.
L'ultimo aggiornamento diffuso mercoledì dall'UNHCR indica che i profughi all'estero sono 5'034'439. Ma ci sono anche 7,3 milioni di sfollati interni all'Ucraina. Tra chi si è diretto a ovest: 2,8 milioni di persone hanno trovato rifugio in Polonia; 757'000 in Romania, 471'000 in Ungheria. In Svizzera le entrate sono già oltre 37'435.
La Russia testa un missile intercontinentale
La Russia, mercoledì, ha annunciato il primo lancio di prova riuscito del missile intercontinentale Sarmat (per la NATO è il SS-Satan 2), in grado di essere armato con testate nucleari e di colpire qualsiasi punto del globo. Il presidente Vladimir Putin in una dichiarazione televisiva ha affermato che la nuova arma "garantirà la sicurezza della Russia contro minacce esterne e darà qualcosa a cui pensare a chi intende intimidire il nostro Paese".
La battaglia per il Donbass
Telegiornale 20.04.2022, 14:30