Reportage

Viaggio nel ghetto di Roma: “Qui l’antisemitismo non è mai scomparso”

Dopo l’attacco di Hamas contro Israele e l’offensiva a Gaza, si è assistito in tutta Europa a episodi di odio verso gli ebrei. Anche in Italia, soprattutto nel quartiere ebraico della capitale

  • 18 novembre 2023, 08:55

Roma, ghetto sotto osservazione

Telegiornale 17.11.2023, 20:00

  • Keystone
Di: Paolo Rodari

Dopo i tragici eventi verificatisi il 7 ottobre a Gaza, con l’attacco compiuto da Hamas contro i civili israeliani, si è assistito in tutta Europa a un rigurgito di gravi episodi di antisemitismo. Così anche in Italia, e in particolare nel quartiere ebraico della capitale.

Varie stelle di David, equiparate alle svastiche naziste, sono apparse nell’area di Portico D’Ottavia. Alcune pietre d’inciampo, posizionate in memoria dei deportati caduti durante la Shoah, sono state annerite. Le forze di polizia presidiano ogni angolo, i bambini sono accompagnati dai genitori fin dentro la scuola controllati a vista dai militari.

Eppure, nonostante tutto, la vita continua. Come? “Stiamo sempre bene”, racconta un residente. “Non è questo il primo periodo in cui si manifestano episodi di antisemitismo, ce ne sono stati altri. Siamo sereni”.

Il rischio di un ritorno importante dell’odio nei confronti degli ebrei non è solo di oggi? “Quello, c’è sempre stato”, dice un’altra persona. E ancora: “Questo succede sempre tutte le volte, ma non mi pare che ci sia il terrore”. Anche se “non è un mondo che vive una stagione felice. Ci sono guerre dappertutto”.

All’interno dell’ex ghetto c’è una piccola libreria. È l’unica libreria ebraica presente in Italia. Chi la gestisce sa bene che non si può esprimere un giudizio su quanto sta accadendo senza conoscere la storia. Per questo la libreria non solo ha una sezione ampia dedicata all’Olocausto e ai tragici fatti avvenuti durante la Seconda guerra mondiale, ma ha anche uno suo spazio dedicato a Israele e alla storia dello Stato.

Racconta Daniele Regard, assessore alla memoria della Comunità ebraica di Roma: “La memoria deve essere anche uno strumento, uno strumento per combattere l’antisemitismo, il pregiudizio, l’ignoranza e tutto quello che sta accadendo in questi giorni. Perché la memoria deve essere attualizzata”. Per la comunità, il legame fra il conflitto in Israele e il ritorno dell’antisemitismo è chiaro: “L’antisemitismo c’è sempre stato, ma oggi è tornato, sta crescendo proprio anche legate a quello che sta succedendo in Israele. È impossibile dire che non ci sia una correlazione”.

Spiega Johanna Arbib, assessore alle relazioni internazionali della Comunità ebraica di Roma: “Noi ci siamo forse illusi che con un’educazione, con i viaggi ad Auschwitz, avessimo potuto combattere questo antisemitismo che ormai fa parte dell’era moderna come faceva parte dell’era antica. Purtroppo l’antisemitismo non ha mai finito di esistere, e oggi esce fuori un nuovo antisemitismo che Hamas ha liberato”. E ancora: “Ci troviamo qui nel ghetto ebraico. Questo è un posto dove vivono bambini, adulti, anziani, abbiamo qui la nostra scuola, le nostre sinagoghe. Abbiamo timore, stiamo attenti, ma continueremo a vivere come ebrei in questa antica comunità a testa alta”.

Correlati

Ti potrebbe interessare