Gli svizzeri continuano a usare sempre meno antibiotici. Tra il 2016 e il 2022 la percentuale di persone che li ha assunti negli ultimi dodici mesi è scesa dal 25% al 19%.
L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha dichiarato lunedì, nel suo ultimo bollettino, che si è osservato un calo soprattutto nella Svizzera tedesca e francese. L'indagine affidata all'istituto di sondaggi Demoscope viene condotta ogni due anni dal 2016.
Via libera agli antibiotici sfusi
Il Quotidiano 20.05.2019, 19:00
L'assunzione di farmaci per curare o prevenire le infezioni batteriche è più frequente nella fascia di età compresa tra i 55 e i 64 anni (26%) e tra i 15 e i 24 anni (21%). La quota maggiore ne fa uso in relazione ad un intervento chirurgico. Tra i motivi di utilizzo nel 2022 si è aggiunto all'elenco il COVID-19 (3%).
L'indagine ha fatto emergere che, come in passato, una larga fetta della popolazione ha scarsa conoscenza degli antibiotici (per il 38% uccidono anche i virus), del loro utilizzo (le prescrizioni vengono seguite dal 44%), dei possibili effetti collaterali e del loro smaltimento (il 20% o li butta nella spazzatura o li tiene per curare future infezioni).