Svizzera

"C'è fiducia nel Governo"

Un sondaggio condotto da gfs.bern rivela che i cittadini si fidano delle istituzioni nella gestione dell'emergenza

  • 2 maggio 2020, 14:46
  • 22 novembre, 19:26
01:34

RG 12.30 del 02.05.20 - Il servizio di Gian Luca Olgiati

RSI Info 02.05.2020, 14:43

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Di: ATS/eb 

Gli svizzeri hanno fiducia nel Governo e nella sua gestione dell’emergenza legata al nuovo coronavirus. Lo rivela un sondaggio dell’istituto gfs.bern commissionato da Le Temps, il Blick e il Corriere del Ticino, che ha interpellato 25'323 persone, di cui 22'118 della Svizzera tedesca, 2'586 della Romandia e 619 della Svizzera italiana.

Più esattamente, la scienza (80%), il Consiglio federale (78%), l'Ufficio federale di sanità pubblica (78%) e i governi cantonali (74%) ispirano fiducia, sebbene questo senso di sicurezza si sia affievolito leggermente a ridosso della così detta "fase due", ovvero dal 27 aprile. Gli "ipercritici" nei confronti delle istutuzioni, invece, sono circa il 15% della popolazione.

Il 42% ritiene che durante il lockdown si sia riusciti a mantenere un equilibrio tra la salute pubblica e le limitazioni economiche. La metà degli svizzeri riconosce anche un giusto bilanciamento tra le misure di sostegno all'economia e l'impiego di soldi pubblici, mentre per il 30% non si sta facendo abbastanza, e per il 20 che si stiano sprecando i soldi dei contribuenti. Il 43%, però, ritiene che l'economia sia stata molto danneggiata dalla gestione della pandemia mentre solo il 15% pensa che ad esserlo maggiormente sia stata la salute.

Sulle singole decisioni, ci sono pareri più nettamente discordati, come è il caso della riapertura dei ristoranti. Il sondaggio, effettuato prima della decisione del Governo di consentire le riaperture dall’11 maggio, mostra che il 39% è a favore di un’apertura anticipata, mentre il 40% si è detto contrario.

Nostalgia degli amici

Per l'89% degli intervistati ciò che è mancato di più in questa fase di semi-confinamento sono stati i contatti diretti con amici e colleghi. Sembrano invece mancare di meno gli eventi sportivi (solo per il 36%). Le opinioni sono divise sul vicinato: il 33% dice di aver rafforzato i rapporti con i vicini, mentre il 42% ritiene che non sia cambiato nulla. Infine, per rendere più piacevole un'estate che si prospetta all'insegna delle restrizioni, il 40% vorrebbe che le piscine fossero accessibili.

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