Al Forum mondiale di Davos era previsto uno degli incontri più rilevanti di politica estera svizzera dei prossimi mesi: quello tra il consigliere federale Ignazio Cassis e Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea. Avrebbero dovuto fissare i prossimi passi per ridefinire le relazioni bilaterali (vedi correlati).
Ora il WEF è stato rinviato di qualche mese causa pandemia, ma c'è chi ritiene che questo sia un colpo di fortuna per la diplomazia svizzera, che era in difficoltà vista la pressione da Bruxelles.
All'incontro dello scorso 15 di novembre tra Cassis e Šefčovič, l'Unione Europea ha infatti colto la palla al balzo per avanzare rivendicazioni. In particolare - in vista del prossimo incontro al WEF - esigeva una tabella di marcia precisa dalla Svizzera sui punti delicati da affrontare.
Per Franz Grüter, dell'UDC, e presidente della commissione di politica estera del consiglio Nazionale la notizia di ieri che il WEF non si terrà a fine gennaio ha quindi aspetti positivi. Da una parte ritiene infatti che il Forum mondiale non sia il luogo ideale per discutere ufficialmente con l'Unione europea di rapporti bilaterali. “Meglio farlo a Berna”. D'altra parte la diplomazia svizzera dovrebbe sfruttare l'occasione e prendersi qualche mese in più per il prossimo incontro di alto livello: “Perché per una tabella di marcia di vorrebbe una posizione ben definita” e Grüter dubita che il Consiglio federale riesca a definirla entro la metà di gennaio.
Di opinione opposta il liberale Damian Müller, che in commissione di politica estera segue da anni e da molto vicino il dossier europeo: “Il rinvio del WEF non deve influire sul dialogo tra Svizzera e Unione europea. Si può cercare un altro luogo, ma non un'altra data”.
Anche perché secondo Müller sul piano tecnico i preparativi ci sono stati, inutile quindi perdere altro tempo vista la rilevanza del dossier.
Dal fronte diplomatico, il Dipartimento affari esteri elvetico ci ha fatto sapere che si sta cercando una data e una località per permettere di recuperare l'incontro tra Ignazio Cassis e Maroš Šefčovič.