Svizzera

Energia, "ridurre i consumi anche l’anno prossimo"

I consiglieri federali Rösti e Parmelin fanno il punto: la penuria non c’è stata, ma i costi sono aumentati e bisognerà affidarsi meno all’estero

  • 20 aprile 2023, 20:17
  • 20 novembre, 11:28
03:02

Crisi energetica in Svizzera, il punto in vista del prossimo inverno

SEIDISERA 20.04.2023, 18:30

  • keystone
Di: SEIDISERA-Serena/Red.MM 

Lo scorso inverno la temuta penuria di energia non si è materializzata. Lo scoppio della guerra in Ucraina aveva costretto le autorità a correre urgentemente ai ripari, da una parte cercando di garantire comunque la produzione di energia e dall'altra riducendo i consumi. Ma le incertezze sull'approvvigionamento restano, ed oggi – giovedì – a Berna i Consiglieri federali Albert Rösti e Guy Parmelin hanno incontrato rappresentati dei cantoni, delle città e del mondo economico per fare il punto della situazione e soprattutto discutere di come prepararsi al meglio in vista del prossimo inverno.

Razionamenti, serate a lume di candela e al freddo: gli scenari peggiori non si sono fortunatamente verificati e l'energia lo scorso inverno non è mai mancata, è però diventata molto più cara. Prezzi elevati che sono stati il maggiore incentivo a consumare meno. Ma ad aiutarci a risparmiare energia ci ha pensato soprattutto la meteorologia, ha ammesso per parte sua Rösti, rimarcando come l’inverno mite sia stato un alleato prezioso. E “con gli sforzi fatti dallo Stato, dall'economia e dai privati, siamo riusciti a mantenere un approvvigionamento stabile di energia", ha aggiunto il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.

Ora però a Berna si guarda già al prossimo di inverno e visto che non si può speculare sul clima mite, ci si prepara, anche perché bisogna fare i conti con diverse incertezze. Rösti ha quindi ricordato che agli impianti idroelettrici potrebbe mancare, oltre alla neve che non è caduta in inverno, ulteriore acqua in caso di una prolungata siccità; ci sono poi la chiusura delle centrali nucleari tedesche e i problemi tecnici di quelle francesi a incidere sull’approvvigionamento.

Per evitare una penuria di elettricità anche per i prossimi inverni sarà sempre possibile far capo a tre centrali elettriche di riserva, a una riserva idroelettrica e a gruppi elettrogeni di emergenza. Per quanto riguarda il gas, ci sono le riserve in depositi all'estero predisposte l'anno scorso. “Riempirle - ha però fatto notare il ministro dell’economia Guy Parmelin - questa volta potrebbe esser più difficile perché il gas russo mancherà completamente”.

Da qui l'invito di Parmelin alle aziende che hanno impianti a doppia alimentazione a provvedere a rifornirsi di olio combustibile. In vista dei prossimi inverni la parola d'ordine resta comunque consumare meno. A lungo termine la strategia scelta dalla Confederazione è chiara: si tratterà di essere meno dipendenti dall'estero, aumentando la produzione interna di energie rinnovabili. E proprio in questa direzione vanno le recenti decisioni del Parlamento, in particolare sull'energia eolica e solare.

Correlati

Ti potrebbe interessare