Il Nazionale sposa l’imposizione individuale

È tempo di porre fine alla discriminazione fiscale delle coppie sposate, adottando per i coniugi l’imposizione individuale. È la posizione assunta dalla maggioranza del Nazionale che ha accolto oggi, mercoledì, il controprogetto indiretto all’iniziativa in materia presentata dalle donne PLR.

La Camera del popolo si è così pronunciata con 98 voti contro 93 e un’astensione. L’entrata in materia era stata prima accolta con 99 voti favorevoli, 90 contrari e 4 astenuti. Sul tema il dibattito era iniziato la scorsa settimana, con gli interventi di quasi un terzo dei consiglieri nazionali, ma non era sfociato in alcuna votazione.

In base al controprogetto, sul quale dovranno ora esprimersi gli Stati, il passaggio alla tassazione individuale diverrebbe realtà a tutti i livelli: federale, cantonale e comunale. I coniugi dovrebbero compilare distinte dichiarazioni fiscali e verrebbero tassati separatamente come le coppie non sposate.

Per UDC e Centro la proposta, oltre ad essere un mostro burocratico - 1,8 milioni sono le dichiarazioni d’imposta supplementari che si dovrà esaminare -, creerebbe nuove disparità per le coppie che dispongono di un solo reddito.

Con questo controprogetto, nell’ambito dell’imposta federale diretta, la deduzione per i figli verrà aumentata dagli attuali 6’700 a 12’000 franchi e sarà ripartita in parti uguali tra i genitori. La riforma comporterà anche adeguamenti alla tariffa fiscale.

A livello di casse pubbliche, il passaggio al nuovo sistema comporterà minori entrate pari a circa a 1 miliardo di franchi, 800 milioni dei quali a carico della Confederazione e 200 milioni dei Cantoni.

Le ripercussioni a livello di imposte cantonali è invece difficile da stimare, essendo i Cantoni liberi di definire le loro tariffe e deduzioni.