Un’infrastruttura tecnica centralizzata e l’utilizzo obbligatorio lungo l’intero percorso di cura, come pure una chiara suddivisione dei compiti tra Confederazione, Cantoni e comunità di riferimento. È in questo modo che il Consiglio federale intende porre le basi per l’ulteriore sviluppo della cartella informatizzata del paziente (CIP).
Uno strumento che “svolgerà in futuro un ruolo chiave nell’assistenza sanitaria: rafforzerà la qualità delle cure mediche e accrescerà la sicurezza dei pazienti e l’efficienza del sistema sanitario”, hanno spiegato le autorità, presentando l’adeguamento della relativa revisione della legge federale, che nell’estate del 2023 era stata posta in consultazione.
Cartella informatizzata per i pazienti
Telegiornale 27.09.2024, 20:00
È proprio nell’ambito della consultazione che da più parti è stata criticata la struttura decentralizzata della cartella. Attualmente si contano otto offerenti di CIP, ognuna con una propria infrastruttura tecnica. Una tale infrastruttura dovrà ora essere messa a disposizione della Confederazione come piattaforma standardizzata. Da qui anche una più chiara suddivisione dei compiti: la Confederazione si occuperà dello sviluppo tecnico, mentre i Cantoni garantiranno la costituzione di cosiddette comunità di riferimento sul loro territorio. Queste offriranno la CIP, come pure la consulenza e l’assistenza a pazienti e fornitori di prestazioni.
Per l’impiego della CIP lungo l’intero percorso di cura, l’apertura avverrà inoltre automaticamente e gratuitamente per tutte le persone che vivono in Svizzera e sono soggette all’assicurazione malattie o militare obbligatoria. Chi non ne vorrà aprire una, potrà presentare opposizione.
La centralizzazione dell’infrastruttura sarà quindi integrata nella revisione di legge. Il messaggio sarà presentato al Parlamento nella primavera del 2025.
Notiziario
Notiziario 27.09.2024, 15:00