Il Consiglio nazionale ha approvato mercoledì - con 143 voti contro 53 - una revisione legislativa che proroga fino al 2024 importanti misure di protezione del clima in scadenza a fine anno e che non sono contestate. In seguito al "no" alla Legge sul CO2 talune misure non sarebbero più state in vigore.
Senza questa soluzione transitoria, a partire dal 2022 l'obbligo di compensazione delle emissioni a effetto serra per gli importatori di carburanti verrebbe meno. Inoltre, le imprese di taluni settori dell'economia non potrebbero più essere esentate dalla tassa sul CO2 se in cambio riducono le loro emissioni, ha spiegato il relatore commissionale Jacques Bourgeois (PLR/FR).
Il "no" alla Legge sul CO2 non è un "no" alla protezione del clima, ha sostenuto la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Per questo motivo il Consiglio federale ha mantenuto gli obiettivi di riduzione delle emissioni, ha aggiunto la ministra dell'ambiente giustificando la richiesta di rinnovare le misure in scadenza.
Il dossier passa ora al Consiglio degli Stati.
Politica climatica: nuovo obiettivo
Telegiornale 29.09.2021, 22:00